SESTO FIORENTINO – “Il sindaco Falchi manca di una visione complessiva del territorio”: è quanto sostiene il capo gruppo del PD Lorenzo Zambini che sottolinea come in questo anno e mezzo di attività del partito di piazza Ginori sia stata fatta una “opposizione costruttiva” quella, aggiunge il capogruppo PD che “ha portato a dei miglioramenti” in città. “Dalla Ginori all’illuminazione nel Pl1 Pl13, al bilancio partecipativo quest’ultimo – dice Zambini – affrontato dal sindaco Falchi in modo insufficiente. E’ da rimarcare come tanti investimenti sulla scuola e sulle piste ciclabili siano frutto del bando delle periferie del Governo Renzi. Il PD in tutte le sue declinazioni, da partito di Governo a opposizione come a Sesto sta portando un contributo. Lo slogan del sindaco Falchi suonava: siamo realisti chiediamo l’impossibile, noi diciamo siamo realisti e chiediamo all’amministrazione comunale di fare il possibile”.
Per il partito di piazza Ginori la visione che l’attuale amministrazione comunale ha della città non è completa. “Manca un’idea – dice Zambini – per esempio sull’area dell’Osmannoro e non mi riferisco alla sicurezza. E manca il dialogo con le altre forze politiche. Il progetto della moschea, ad esempio, non ha avuto un percorso consiliare adeguato. Nonostante questo abbiamo portato in Consiglio proprio sulla moschea un emendamento che teneva conto della presenza in quell’area della presenza di edifici non completati, di un campo Rom. Questa amministrazione continua a fare le cose “a pezzi” senza avere una visione complessiva del territorio”.
Una visione “parziale” secondo il PD e priva di coinvolgimento nel dialogo politico. “L’aeroporto per esempio – spiega Zambini – è uno degli argomenti dibattuti dalle forze politiche. Nel 2015 fu fatto un Consiglio ad hoc sul tema e quindi ci potrebbe essere un nuovo appuntamento dove invitare il presidente Rossi e tutti i soggetti interessati”. Zambini sull’aeeroporto sottolinea tre criticità. “La frattura urbanistica con l’Osmannoro – dice – la questione idrogeologica e la vicinanza con il Polo scientifico”.
Diversi, dice il PD, sono gli obiettivi del partito di piazza Ginori. “A noi interessa coinvolgere, anche se i tempi sono difficili non solo a Sesto – dice il segretario del PD sestese Stefano Gennai – coinvolgere tutte le persone ad appassionarsi alla politica. L’anno appena iniziato, alla conclusione, costituirà l’esatta metà del mandato amministrativo. Nel 2018 si raggiungerà il giro di boa che in tutte le amministrazioni coincide con un primo esame di quanto è stato realizzato rispetto al programma elettorale. Questo lo fa sia chi governa sia chi sta all’opposizione e noi faremo una valutazione di quanto espresso nel mandato dal sindaco e quanto è stato fatto”.
Gennai è critico anche sul bilancio partecipativo avviato dall’amministrazione Falchi perché, dice, non è riuscito a coinvolgere i cittadini.
Gli obiettivi che si pone il PD, invece, spiega Gennai “è la ripresa del dialogo in città nell’ambito del centrosinistra” e annuncia possibili alleanze dopo le elezioni politiche. “Auspichiamo che Sesto riprenda la centralità che ha avuto negli anni passati perchè le opere passate sono state pensate e realizzate nel territorio – dice Gennai – Ma le grandi opere non sono finite e noi vogliamo che Sesto abbia il giusto ruolo” e sottoliena il segretario PD che Sesto riesca ad ottenere opere non solo compensative, ma anche opere che siano in parte ‘remunerative’ per lo spazio che mette a disposizione.
Una verifica, dice Zambini, dovrà essere fatta anche sul progetto “rifiuti zero”. “Non vorrei che Rifiuti Zero – dice il capogruppo PD – rimanesse solo una firma a favore della stampa.
Per quanto riguarda l’inceneritore, Zambini dice “aspettiamo la sentenza del Consiglio di Stato a febbraio e comunque il punto resta come smaltire la quota residuale dei rifiuti. Per noi non è una questione di collocazione, ma capire il dato residuale quel 15% che resta: è inaccettabile che vada in discarica o in Austria o nel Nord Africa. C’è bisogno che la politica dia le risposte.