Variante Ginori. PD “La giunta Falchi ha una vocazione cementificatrice”

SESTO FIORENTINO – “La variante urbanistica dell’area Ginori non ha niente a che vedere con il salvataggio dell’azienda e dei suoi 250 lavoratori. Infatti i posti di lavoro sono stati salvati, oltre che dalla dura lotta condotta dai lavoratori e dall’impegno dell’azienda Ginori, dall’accordo del dicembre 2017, che ha avuto come protagonista il ministro Calenda […]

SESTO FIORENTINO – “La variante urbanistica dell’area Ginori non ha niente a che vedere con il salvataggio dell’azienda e dei suoi 250 lavoratori. Infatti i posti di lavoro sono stati salvati, oltre che dalla dura lotta condotta dai lavoratori e dall’impegno dell’azienda Ginori, dall’accordo del dicembre 2017, che ha avuto come protagonista il ministro Calenda del Governo PD ed a cui hanno partecipato la Regione Toscana e il Comune di Sesto Fiorentino”. E’ quanto afferma in una nota il segretario del PD sestese Stefano Gennai che aggiunge “le scelte della giunta Falchi hanno una “vocazione cementificatrice”. “La variante urbanistica non riguarda i terreni su cui insiste lo stabilimento, che sono già di proprietà dell’azienda, ma i terreni posti a fianco del Museo – precisa Gennai – A questo proposito ringraziamo UniCoop Firenze che, acquistando tali terreni, ha dato un contributo importante e decisivo all’accordo stesso. Tutto ciò comunque non autorizza a riempire quei terreni con 10.000 metri quadrati di superficie edificabile, come hanno previsto il Sindaco Falchi e la sua maggioranza, senza ascoltare le proposte del PD e di altre forze di opposizione che sono assolutamente ragionevoli. Infatti il PD era disponibile ad approvare una variante urbanistica con spazi più razionali e adeguati, ed era disposto ad approvare quanto previsto dall’accordo, non il doppio delle superfici. In realtà, nella variante esiste la previsione di due strutture commerciali, oltre alle abitazioni, e non si tiene conto del necessario equilibrio che dovrebbe sussistere tra la struttura pubblica del Museo e la necessità, evidente e documentata, di sviluppo dello stesso. Inoltre nella variante è stata ignorato completamente il rapporto con il contesto urbano complessivo ed in particolare le relazioni con il centro cittadino e le sue strutture commerciali, già peraltro pesantemente colpite dalla crisi economica. Alla luce di quanto sopra e dopo altre note vicende non proprio positive come ad esempio il taglio degli alberi in viale XX Settembre, la giunta Falchi che si autodefiniva ambientalista si è rivelata con una vocazione cementificatrice. A questo punto l’impegno del Partito Democratico di Sesto Fiorentino sarà quello di mantenere il suo costante e forte impegno per monitorare gli sviluppi progettuali nella zona, portando proposte costruttive e opponendoci ad ogni tipo di idea che contrasti con il bene per la città”.