Piano strutturale, le preoccupazioni di FI: “Campi sempre più subalterna nell’area metropolitana”

CAMPI BISENZIO – “Il Piano strutturale adottato in prima lettura non ci lascia tranquilli e ci racconta come la giunta Fossi voglia proiettare la nostra città in un futuro caratterizzato da un ruolo sempre più subalterno nell’area metropolitana, sebbene voglia far spiccare il nome della città con progetti roboanti di difficile realizzazione”. E’ questo il […]

CAMPI BISENZIO – “Il Piano strutturale adottato in prima lettura non ci lascia tranquilli e ci racconta come la giunta Fossi voglia proiettare la nostra città in un futuro caratterizzato da un ruolo sempre più subalterno nell’area metropolitana, sebbene voglia far spiccare il nome della città con progetti roboanti di difficile realizzazione”. E’ questo il commento di Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, intervenuto ieri in consiglio comunale durante l’approvazione in prima lettura del nuovo Piano strutturale. Il Piano presentato “ripresenta i tanti progetti mai realizzati negli ultimi quindici anni in città, – si legge in una nota – dalla casa della salute ai nuovi plessi scolastici. Le problematiche di rischio idraulico non hanno condotto ad una seria interlocuzione con la regione toscana al fine di pianificare grandi interventi di messa in sicurezza, bensì si è preferito subire e accettare che grandi zone del territorio siano diventate di fatto inedificabili, provocando danni rilevantissimi a quei cittadini proprietari di terreni che da anni hanno pagato l’Ici e l’Imu senza avere poi la possibilità di edificare. Si continua a prevedere un incremento produttivo nella zona di Ponte al Santo a San Donnino senza prevedere alcuna riqualificazione dell’assetto che riguarda la viabilità, cosi come ancora assistiamo al libro dei sogni sull’abbattimento delle barriere architettoniche mai effettivamente avviato”. Ambiente e mobilità sono poi gli altri due aspetti critici sottolineati da Gandola: “Sulla mobilità il Piano ha previsto le due linee tramviarie, dalle Piagge e dall’Osmannoro ma sulla tramvia dalle Piagge a Campi Bisenzio sappiamo bene come la tratta sia a oggi priva dei finanziamenti, ancora da ricercare, e sulla tratta dell’Osmannoro verso Campi non siamo nemmeno all’ipotesi di fattibilità. Il grande centro congressi di Spazio Reale continua a essere una vera e propria cattedrale nel deserto senza nessun nuovo collegamento e anche sulla valorizzazione della ferrovia di San Donnino e dell’ipotesi, che già doveva essere realizzata, di prolungare la ferrovia dalle officine ferroviarie di Osmannoro verso Campi abbiamo oramai perso ogni traccia”. “D’altra parte – conclude Gandola – siamo soddisfatti della previsione del completamento del Ring e della riqualificazione degli assi viari di Capalle e nella zona Palagetta-Maccione, così come siamo felici che il parco fluviale del Bisenzio si innesti in un progetto pregevole di valorizzazione del nostro capoluogo. A fronte di tutto ciò il nostro voto, in questa prima fase, è stato comunque di astensione, un voto che si può spiegare con un’espressione di attesa e di fiducia per il prosieguo dell’iter di adozione. Vedremo se le nostre proposte e le osservazioni troveranno accoglimento o se, invece, si deciderà di tirare dritto verso un piano che ci lascia su più punti perplessi e preoccupati per lo sviluppo della città”.