Cisl Federazione Pensionati: “Vaccini agli over 80, ancora non ci siamo”

FIRENZE – “Il numero di cittadini, compresi gli over 80, raggiunti dai vaccini anti Covid in tre mesi è talmente basso che produce rabbia, delusione e tanta preoccupazione”. E’ lo sfogo di Viviano Bigazzi, segretario generale della Fnp, il sindacato pensionati Cisl, di Firenze-Prato. “La Toscana – dice Bigazzi – ha retto bene all’impatto della […]

FIRENZE – “Il numero di cittadini, compresi gli over 80, raggiunti dai vaccini anti Covid in tre mesi è talmente basso che produce rabbia, delusione e tanta preoccupazione”. E’ lo sfogo di Viviano Bigazzi, segretario generale della Fnp, il sindacato pensionati Cisl, di Firenze-Prato. “La Toscana – dice Bigazzi – ha retto bene all’impatto della pandemia grazie a un sistema ospedaliero forte: nessuno qui è morto in casa senza ossigeno o in barella o in una struttura non adeguata, seppur con affanno e a costo di chiudere, in qualche caso, la medicina programmata. Saltato invece il sistema territoriale, con la gestione della non auto-sufficienza, delle Rsa e dei Diurni: capitoli che andranno tutti ripensati profondamente. Sul piano vaccinale, però siamo molto indietro con gli ultraottantenni e le persone fragili. In questi mesi, con gli altri sindacati pensionati, ci siamo confrontati spesso con le autorità competenti, ma sulla gestione del piano vaccinale restano poco comprensibili alcune scelte: ad esempio ci è parso sbagliato vaccinare chi lavora in smart working e non incontra il pubblico, semplicemente perché appartiene ad una categoria. Così come restano riserve sulla esclusiva vaccinale degli over 80 tramite medici di famiglia: per gli autosufficienti sarebbe meglio, anche in Toscana, utilizzare i punti vaccinali, per poter accelerare”. “L’apertura del portale per i soggetti fragili poi, con i problemi registrati (solo 15.000 appuntamenti contro 60.000 persone interessate), ha prodotto tanti malumori, aumentando frustrazione e preoccupazione invece di dare sollievo. A Firenze e Prato i punti vaccinali ci sono e funzionano, non ci sono scorte di vaccini non utilizzate; ma i vaccinati anziani sono meno che in altre regioni. Speriamo che le previsioni di consegna di nuove dosi siano rispettate, per avere una vera vaccinazione di massa, a partire dai più anziani e fragili, che sono i più esposti al rischio di ospedalizzazione e morte per le complicanze del Covid-19”, conclude Bigazzi.