SIGNA – “Un nuovo modo di fare politica, una storia tutta da scrivere”. “La Signa che vorrei”, che questo pomeriggio ha presentato la candidata sindaco nella persona di Monia Catalano, parte da questi presupposti. Non rappresenta, come ribadito anche in una nota, “la candidata stereotipata in un generico centro-destra o in una sinistra integralista, ma vuole incarnare il desiderio di chi, a Signa, abbia la voglia e il coraggio di smetterla con il malgoverno e andare in massa a votare per voltare davvero pagina”. Questo perché gli “scudieri” di Monia Catalano, per il momento, sono Gianni Vinattieri (Uniti per Signa), Marco Colzi e Giuseppe Caiolo, questi ultimi comunque espressione di Fratelli d’Italia e Rifondazione Comunista. Ma la vera novità sta nel fatto che Monia Catalano sarà appoggiata da più liste civiche (l’unica certa del nome è solo UPS), proprio perché “questa volta – ha spiegato la candidata sindaco – i responsabili delle varie forze politiche hanno volutamente fatto un passo indietro abbandonando proposte individuali a favore della collettività”.
Una formazione quindi poliedrica, che abbandona ideologie e riferimenti e, soprattutto, i loghi di partito, per affidarsi al cosiddetto civismo. Residente a Signa da 25 anni, sposata, due figli, manager di professione, Monia Catalano vuole incarnare “un progetto assolutamente alternativo, ideologicamente eterogeneo, con l’ambizione di riportare alla luce i colori “ingrigiti” degli ultimi cinque anni e di una politica lontana dall’interpretare, e tanto meno soddisfare, le più elementari esigenze dei cittadini”. “La nostra forza – ha aggiunto – deriva proprio da questo, dall’onestà intellettuale di chi sta al mio fianco in questa avventura e che ha preferito convergere in un unico candidato sindaco”.
Parola d’ordine “discontinuità con il passato”, per un progetto “che resta aperto e che vuole costruire il proprio programma con i cittadini, in modo che possa arricchirsi attraverso le proposte e i contributi di tutti”. Da qui la decisione di comunicare subito l’indirizzo e-mail di riferimento, lasignachevorrei@gmail.com, “in modo che ci sia da subito un dialogo con ognuno di loro e con chiunque desideri dare una mano a realizzare il quadro che dovrà essere contenuto all’interno della cornice”.
Concetti ribaditi da ognuno dei tre rappresentanti politici seduti accanto a lei: “Quello di oggi – ha detto Vinattieri – è il risultato di un lavoro che va avanti da mesi, che non a caso viene presentato in un’azienda che ha la propria sede in quello che è il cuore produttivo di Signa e che in questi anni è stato dimenticato dall’amministrazione comunale uscente. Un lavoro che si basa su persone in carne e ossa e non sulle direttive delle segreterie di partito”. “Siamo di fronte – ha aggiunto Colzi – a un momento unico e decisivo. Fratelli d’Italia, che nel 2022 ha ottenuto il migliore risultato su Signa rispetto alle altre forze politiche, ha aderito con entusiasmo a questo progetto civico perché insieme possiamo costruire un bel futuro per Signa”. Caiolo, infine, si è soffermato sul fatto che “quello che ci aspetta non è un cammino facile, ma per il governo di Signa abbiamo trovato la sintesi, con chiarezza e voglia di fare”.