CAMPI BISENZIO – Sono scesi dal tetto dello stabilimento di via Gattinella nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 30 maggio. Dopo avere ottenuto, come spiegano i Si Cobas, “un tavolo che si terrà martedì prossimo alla presenza anche dell’amministratore giudiziario della Z Production”. Sono gli operai che lavorano in appalto per la Montblanc e che ieri erano saliti fin lassù per protesta chiedendo il pagamento degli stipendi, il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e la convocazione di un tavolo per il ricollocamento nella filiera. Una protesta che si è protratta per tutto giovedì e sul cui esito i Si Cobas si sono espressi così: “La promessa del tavolo per martedì è un risultato solo parziale. La mobilitazione continuerà quindi in altre forme nei prossimi giorni fino al pagamento degli stipendi. I lavoratori, che non percepiscono un euro nonostante si tratti di una cassa integrazione anticipata, continuano a essere messo di fronte a un “ricatto” che possiamo sintetizzare così: ti pago se accetti il licenziamento. Un “ricatto” reso ancora più inaccettabile dal fatto che una parte delle buste paga in questione sono riempite da somme a titolo di “anticipo” degli ammortizzatori sociali, che quindi l’Inps verserà o ha già versato all’azienda. Un ricatto fatto, in parte, con i soldi dei contribuenti”.
Infine, la stoccata finale: “Quello che però fa più impressione è il silenzio della politica e delle istituzioni su una vicenda che, ormai, si protrae da sei mesi. Si convochino tutte le aziende a un tavolo e si abbia il coraggio di stare dalla parte giusta”. Come spiega Luca Toscano (Sudd Cobas Prato-Firenze), “le criticità sono iniziate il 31 dicembre scorso quando la Montblanc, dopo la sindacalizzazione e l’aumento dei costi, ha di fatto interrotto la commessa e le due aziende in questione (Z Production ed Eurotaglio hanno ripreso a lavorare con piccole commesse da altri committenti, che però non bastano, così che ci sono meno operai al lavoro e sono impiegati per 12 ore al giorno”.