SESTO FIORENTINO – Al lavoro anche oggi all’Istituto de Martino di Villa San Lorenzo dove riviste e libri sono andati distrutti dopo l’ondata del Rimaggio. “Mi si stringe il cuore – dice Stefano Arrighetti, presidente del de Martino – sono combattuto tra il pianto e un sospiro di sollievo perché qui sono accorsi tutti coloro che ci devono essere: ci sono i carabinieri per la difesa del patrimonio culturale, la Regione, la Città Metropolitana e il Comune e una ventina di persone a lavorare e la Croce Rossa. Il pianto è di quel materiale come libri e riviste che erano nel deposito. L’Archivio storico è danneggiato per il 40% verrà portato all’Opificio delle pietre dure e verrà congelato e restaurato e poi riconsegnato a noi”. Dopo il sopralluogo di ieri all’Archivio Storico De Martino e alla Gipsoteca di Sesto Fiorentino per valutare l’entità dei danni subiti a seguito degli allagamenti che hanno colpito la zona di Sesto negli scorsi giorni, il Modulo per la Salvaguardia dei Beni Culturali della Colonna Mobile Regionale Toscana entra in azione. Sia per oggi che per domani, la CRI Toscana ha messo in campo 2 coordinatori e 4 volontari specializzati, che – insieme alle altre associazioni della CMRT – lavoreranno al fianco della Soprintendenza, dei restauratori e del Nucleo Tutela Beni Culturali dei Carabinieri per mettere in sicurezza opere e documenti danneggiati dagli allagamenti all’interno dei locali dell’Istituto Ernesto de Martino, il centro di ricerca e documentazione dedicato allo studio delle culture popolari italiane. La Croce Rossa ha inoltre fornito il modulo BC, composto da un carrello attrezzato con l’occorrente (dispositivi di protezione individuale, sacchi di plastica, materiali per l’imballaggio, attrezzature tecniche, eccetera) per assistere il personale della Soprintendenza nelle operazioni di catalogazione e trasporto. Andando verso la ferrovia, in via Savonarola si notano scarti e detriti accatastati di fronte all’Archivio della Ceramica sestese. Fango ovunque che ha ricoperto i modelli e gli oggetti custoditi. Anche qui il lavoro di messa in sicurezza dei modelli è proseguito per tutta la giornata.








