FIRENZE – Non mancano gli italiani che, sfidando l’abbassamento delle temperature e il probabile maltempo, si apprestano a trascorrere il ponte del 25 aprile o quello del 1 maggio fuori casa. Secondo le stime Federconsumatori, il 16,2% degli italiani partirà per almeno 2 giorni in occasione dei ponti di primavera. Chi sceglierà di approfittare di questi weekend lunghi dovrà fare i conti, però, con prezzi mediamente più elevati rispetto agli altri periodi dell’anno (lontani da festività o periodi ad alta richiesta).
Come spiega la presidente di Federconsumatori Toscana Laura Grandi, “Per chi resterà in città, non mancano le opportunità per trascorrere il tempo libero in modo piacevole e stimolante. Si potrà approfittare di tour guidati in bicicletta, visitare musei, parchi urbani o partecipare ad attività culturali e ricreative. Ma quanti sono i fiorentini che resteranno in città? Le stime dell’Osservatorio ci dicono che i Ponti saranno un lusso anche per i cittadini della città gigliata: il 18% dei residenti si sposterà fuori i confini del comune. Di questo 18%, il 71% rimarrà in Toscana. I prezzi per andare in vacanza sono proibitivi e le famiglie preferiscono risparmiare per poter fare le vacanze estive”. Le previsioni di partenza per i ponti per le famiglie Toscane nel nostro territorio: Firenze e provincia previsione al 18%, Siena e provincia al 17%, Arezzo 15%
Seguono Prato e Pistoia al 14%, Poi Pisa e Grosseto al 13%, infine Lucca, Massa Carrara e Livorno al 12%.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori – ha monitorato i costi di trasporti e servizi durante il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio: le differenze di prezzo rispetto a un altro weekend lontano da festività e ponti sono rilevanti. Come sempre, in vista delle partenze, i costi raggiungono picchi di aumento inauditi, ingiustificati e inammissibili, che pesano sulle scelte dei cittadini e incidono sull’andamento dell’intero comparto turistico e non solo. Ecco i rincari nel dettaglio: Per chi parte in occasione del 25 aprile, l’aumento medio sui voli nazionali è del +88%. Arriva addirittura al +102% per i voli verso le capitali europee. Non va meglio per chi sceglie di viaggiare in pullman (+80%) e in treno (+32%). Più contenuti i rincari degli hotel (+19%) e dei ristoranti (+3%).
Per chi parte in occasione del 1 maggio, l’aumento per i voli nazionali si attesta al +41%, mentre registra un rincaro del +59% il costo medio verso le capitali europee. Per chi viaggia in pullman l’aumento è del +47%, mentre si ferma al +10% per chi sceglie il treno. Anche in questo caso si rivelano comunque degni di nota i rincari degli hotel (+7%) e dei ristoranti (+27%). In questo contesto segnato da continue corse al rialzo dei prezzi, molte famiglie che si apprestano a partire per i ponti primaverili adotteranno soluzioni improntate al risparmio. Si tenderà infatti a privilegiare l’ospitalità presso amici e parenti, pranzi in agriturismo, pic-nic all’aperto e mezzi di trasporto a basso costo, come la condivisione dell’auto, l’utilizzo di pullman o l’acquisto anticipato dei biglietti per risparmiare sulle tariffe. Oltre l’86% di chi si metterà in viaggio resterà all’interno dei confini nazionali. Le destinazioni più ambite sono le città d’arte, gli agriturismi e i centri benessere, luoghi che offrono un’esperienza all’insegna della natura e del relax. Grande interesse anche per le località che permettono di riscoprire le tradizioni culinarie del territorio, con percorsi enogastronomici, cene tra le vigne e itinerari cicloturistici.