“Mutanda test”: arriva alla fase finale il progetto InTerra

SESTO FIORENTINO – Arriva a conclusione, almeno per quest’anno, InTerra il progetto promosso da Comune, facoltà di agraria dell’Università di Firenze e Istituto per la Bioeconomia del Cnr con l’obiettivo di diffondere conoscenze e pratiche per terreni sani e realizzato nell’ambito del progetto Humus – Healthy Municipal Soils di Anci Toscana. Il progetto ha al […]

SESTO FIORENTINO – Arriva a conclusione, almeno per quest’anno, InTerra il progetto promosso da Comune, facoltà di agraria dell’Università di Firenze e Istituto per la Bioeconomia del Cnr con l’obiettivo di diffondere conoscenze e pratiche per terreni sani e realizzato nell’ambito del progetto Humus – Healthy Municipal Soils di Anci Toscana. Il progetto ha al suo interno anche il “mutanda test”, il sondaggio collettivo avviato nell’ottobre dello scorso anno quando in alcune aree verdi pubbliche sono stati sotterrati indumenti intimi. Dopo sei-sette mesi il progetto si è concluso con il dissotterramento dei tessuti, avvenuto il 27 maggio scorso. “In base allo stato del tessuto dissotterrato – spiega l’assessore all’ambiente Beatrice Corsi – si potrà capire lo stato del suolo: se l’intimo è del tutto degradato lo stato del suolo è buono, diverso il caso in cui lo stato dell’intimo è pressoché intatto”.

Martedì 3 giugno, dalle 17, presso il Chiosco GreenUp42 in via del Pantano, nel Parco della Piana, si terrà la festa finale del progetto, un pomeriggio per adulti e bambini con una merenda, laboratori per famiglie, la conclusione del mutanda test per scoprire lo stato di salute del suolo e la premiazione del concorso per il nuovo logo del distretto biologico. “Arriviamo al termine di questo percorso estremamente soddisfatte – afferma Corsi – In questo anno di progetto siamo riuscite a porre l’attenzione su un tema poco frequentato ma importante anche e soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici come la salute del suolo. Se ne parla troppo poco, nonostante il grande lavoro che scuola e realtà associative svolgono per sensibilizzare alla tutela dell’ambiente in cui viviamo”. “Con InTerra – prosegue – abbiamo coinvolto la nostra città in un percorso di conoscenza e approfondimento che vogliamo portare avanti e mettere a frutto. Lo faremo a partire dall’accordo che sottoscriveremo il 3 giugno, durante la nostra festa, con associazioni, cittadinanza e aziende agricole con un impegno che va nella direzione dell’agroecologia. Dagli incontri con gli attori del territorio, inoltre, è emersa la possibilità di andare verso la creazione di un biodistretto, una prospettiva sulla quale siamo già al lavoro”.