Ex Gkn, Fratelli d’Italia: “La Regione ascolti gli operai ancora senza lavoro, si è perso troppo tempo”

FIRENZE – “In merito alla crisi della ex Gkn la Regione Toscana ha tenuto un approccio ideologico che non ha prodotto alcun risultato. Sono oltre 100 gli ex operai che non si sono ancora ricollocati nel mondo del lavoro a 4 anni di distanza dal licenziamento e, a parere nostro, la Regione non ha adottato […]

FIRENZE – “In merito alla crisi della ex Gkn la Regione Toscana ha tenuto un approccio ideologico che non ha prodotto alcun risultato. Sono oltre 100 gli ex operai che non si sono ancora ricollocati nel mondo del lavoro a 4 anni di distanza dal licenziamento e, a parere nostro, la Regione non ha adottato strumenti efficaci per venire incontro alle loro esigenze: in questi casi la priorità sono sempre i lavoratori, ma qui si sono seguite altre logiche”: a dirlo sono la consigliera regionale FdI Sandra Bianchini e il capogruppo FdI in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi.

Lo hanno ribadito in una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche circa 30 lavoratori che chiedono “un maggiore impegno della Regione. Siamo venuti qui per far sentire la nostra voce pacifica e le nostre richieste. Chiediamo di essere aiutati nel ricollocamento in altre aziende in cui ci sia effettivo bisogno e che la Regione abbia un ruolo attivo per raggiungere questo scopo, così come ha fatto nel passato per altre crisi aziendali. Il consigliere Fabiani ci aveva garantito che esistevano dei fondi regionali per il nostro ricollocamento in altre aziende, che fine hanno fatto?”.

“Sono rimasta amareggiata dalla bocciatura della nostra mozione – ha detto Bianchini – che chiedeva alla giunta regionale di attivarsi prevedendo, per esempio, dei corsi formativi tecnici specialistici mirati al ricollocamento dei lavoratori ex Gkn. La bocciatura ha dimostrato ancora una volta quanto la maggioranza che guida la Regione Toscana abbia affrontato questa drammatica crisi industriale in modo del tutto ideologico. Molti di questi operai sono altamente specializzati e ad alcuni rimangono pochi anni per la pensione, la soluzione portata avanti dal Pd – e cioè la costituzione del Consorzio industriale della Piana – è del tutto inefficace. A noi interessano i lavoratori e il loro futuro per questo continueremo a portare avanti le loro istanze”. All’ingresso del Consiglio regionale si sono presentati alcuni esponenti del Collettivo di fabbrica che sono stati incontrati dalla consigliera Bianchini a seguito della conferenza stampa: “Siamo aperti e disponibili ad ascoltare tutti – spiega Bianchini – ma queste persone hanno chiesto di partecipare alla nostra conferenza stampa presentandosi davanti al Consiglio regionale; come è noto la nostra assemblea ha delle specifiche regole d’accesso”.

“Nel caso Beko – ha spiegato il deputato e vice-coordinatore regionale di FdI, Francesco Michelotti che ha seguito da vicino la crisi industriale – il Governo Meloni e il Ministero delle imprese ha avuto un approccio pragmatico e infatti in breve tempo sono arrivati a soluzioni effettive. Appena è scoppiata la crisi, la questione Beko è stata posta come prioritaria nelle agende del Governo e delle amministrazioni del territorio. Si è quindi avviato immediatamente un serio discorso di reindustrializzazione del sito produttivo ed iniziato a lavorare per individuare nuovi investitori. Nonostante che il percorso sia ancora lungo, la Beko è diventata la dimostrazione che se si fa politica industriale seria i lavoratori possono essere tutelati. Ai tavoli abbiamo trovato sigle sindacali combattive ma anche costruttive, i risultati si sono ottenuti perché sono state messe da parte dicotomie e lotte diventate ormai antistoriche. Situazione che, purtroppo, non si è verificata per la Gkn, vicenda in cui la Regione Toscana ha mostrato tutta la sua incapacità a livello delle politiche industriali”.