Gruccioni sul torrente Pesa. E i lavori vengono riprogrammati

LASTRA A SIGNA – La Pesa, ormai lo sappiamo fin troppo bene, ha un marcato regime torrentizio: di questi tempi, in estate, come di consueto purtroppo, sta per un lungo periodo quasi completamente asciutta in tutta la bassa valle e in particolare nel tratto finale di Montelupo Fiorentino; le uniche speranze sono legate all’andamento dei […]

LASTRA A SIGNA – La Pesa, ormai lo sappiamo fin troppo bene, ha un marcato regime torrentizio: di questi tempi, in estate, come di consueto purtroppo, sta per un lungo periodo quasi completamente asciutta in tutta la bassa valle e in particolare nel tratto finale di Montelupo Fiorentino; le uniche speranze sono legate all’andamento dei prelievi per uso umano, alla stagione più o meno siccitosa e a qualche temporale estivo che possa prolungare più possibile il deflusso minimo vitale. Durante l’inverno, invece, non mancano le grandi piene, mitigate da un effetto di laminazione lineare continua che si realizza grazie allo spazio lasciato libero tra l’alveo e il percorso di servizio ma che in alcuni tratti, specie tra Cerbaia, San Vincenzo e Ginestra Fiorentina può determinare grandi divagazioni con zone di forte erosione ed altre di abbondante deposito di sassi e ghiaie.

Per riequilibrare quella che sarebbe comunque la naturale dinamica fluviale ma che in qualche modo può andare a “consumare” ampie porzioni di terreno agricolo utile alle più tipiche coltivazioni del Chianti Fiorentino interviene spesso il Consorzio di Bonifica, che in questo caso agisce – come da funzioni più antiche e originarie – da vero e proprio difensore del suolo e delle proprietà agrarie. Proprio in questo senso, all’altezza di Ginestra Fiorentina, sotto le colline di Montagnana, nel Comune di Montespertoli, a monte della confluenza del Torrente Vallone era tutto pronto per cominciare con un intervento di rimodellamento della sezione d’alveo per circa 300 metri, in modo da lavorare in regime di magra nel pieno della stagione estiva. Ma una segnalazione relativa alla presenza di una colonia di gruccioni (nella foto), proprio sulle pareti verticali frutto delle frane ed erosioni di sponda avanzata nell’ambito del Contratto di Fiume della Pesa, ha determinato una riprogrammazione dell’intervento a fine agosto.

“Il Consorzio ha accolto volentieri la proposta di riprogrammazione del proprio lavoro a tutela dei gruccioni – spiega il presidente Paolo Masetti – e ringrazio gli osservatori che dal territorio segnalano al nostro ente tecnico-operativo situazioni di particolare emergenza sia in negativo che in positivo. Quando andremo poi ad intervenire, così come avevamo già previsto, lo faremo cercando di limitare al massimo l’impatto sulle acque e sui pesci, attivando se necessario l’accordo con la Fipsas per l’eventuale necessità di spostamento dell’ittiofauna presente”. “Ringrazio il Consorzio di Bonifica e il suo Presidente per aver accolto la segnalazione del Centro Ornitologico Toscano sulla nidificazione dei gruccioni ancora in corso sul fronte di erosione oggetto di intervento. Un bel segnale l’ascolto e l’uso dei saperi locali per migliorare la qualità della propria azione, oltreché di attenzione al nuovo principio costituzionale di tutela degli ecosistemi”, dice invece Lorenzo Nesi per il Contratto di Fiume Pesa.