Volontari Auser in “missione” a Trieste dall’associazione Linea d’ombra

SESTO FIORENTINO – Nove volontari di Auser Sesto Fiorentino sono partiti, il 21 luglio, per Trieste per portare il proprio contributo all’associazione “Linea d’ombra”. L’idea del viaggio era iniziata nel maggio scorso dopo la presentazione nella sede dell’associazione di via Pasolini del libro di Massimo Orlandi “La rivoluzione della cura”. Il libro racconta la fatica, […]

SESTO FIORENTINO – Nove volontari di Auser Sesto Fiorentino sono partiti, il 21 luglio, per Trieste per portare il proprio contributo all’associazione “Linea d’ombra”. L’idea del viaggio era iniziata nel maggio scorso dopo la presentazione nella sede dell’associazione di via Pasolini del libro di Massimo Orlandi “La rivoluzione della cura”. Il libro racconta la fatica, le sofferenze, ma anche la speranza di chi, spinto dalla necessità, dal sogno di un futuro migliore, affronta le insidie e i pericoli di migliaia di chilometri percorsi a piedi per raggiungere Trieste. Ragazzi, spesso anche minori, che arrivano stanchi, bisognosi di cure, dopo aver attraversato la rotta balcanica in un viaggio che rischia di non avere mai fine. Da qui l’idea di conoscere “quei luoghi”. I volontari sono stati ospiti di una parrocchia che mette a disposizione degli ospiti sestesi i posti letto e una cucina nella quale si preparano le pietanze che vengono distribuite la sera in quella piazza rinominata “del Mondo”, luogo di incontro fra le sofferenze di chi arriva e la solidarietà di chi si impegna quotidianamente per una autentica “società della cura”. 

Quella cura per la quale Lorena Fornasir, fondatrice con Gian Andrea Franchi di Linea d’Ombra, si adopera ogni sera quando arriva in piazza con l’immancabile valigetta con il necessario per intervenire e lenire i le dolorose ferite del cammino o i segni delle violenze subite. Lunedì 21 luglio i volontari hanno distribuito 180 pasti a base di cous-cous con verdure, pollo, legumi e spezie, e 200 il giorno seguente. Eppoi il pane, la cioccolata, le merendine. E ancora l’ascolto, la distribuzione di qualche capo di vestiario, di oggetti di prima necessità La mattina i volontari hanno visitato e dato una mano nella scuola d’italiano, organizzata da Linea d’Ombra sempre nei locali messi a disposizione della parrocchia. L’esperienza triestina ha molto colpito i volontari partiti da Sesto Fiorentino, facendo loro sentire quanto il supporto e l’aiuto siano fondamentali per fare comunità, contro la violenza dei confini. I pasti sono stati offerti da Auser, Chicco di Grano, commercianti e amici dei volontari sestesi.