CAMPI BISENZIO – “Ancora una volta i manifestanti pro Pal non hanno perso occasione per dimostrarsi i soliti violenti che tutto vogliono fuorché manifestare la propria idea pacificamente”: a dirlo è Claudio Gemelli, presidente provinciale di Fratelli d’Italia e candidato al consiglio regionale. “Prima a Calenzano – aggiunge – hanno bloccato l’uscita del casello autostradale causando disagi ai tanti cittadini che, quotidianamente, usano quella strada per recarsi a lavoro. Successivamente, alla Leonardo a Campi Bisenzio, i manifestanti Pro pal hanno aperto un varco nella recinzione per entrare all’interno del piazzale e, poi, hanno iniziato una vera e propria sassaiola contro gli agenti delle forze dell’ordine intervenuti per assicurare la sicurezza dei lavoratori e dello stabilimento. Manifestare la propria opinione in maniera pacifica è la più grande forma di democrazia, ma non può sfociare nella violenza e nella limitazione delle libertà altrui. Questa è soltanto l’ultima di una lunga serie di manifestazioni in cui i soliti violenti assaltano le forze dell’ordine con il lancio di oggetti e sassi. Ci aspettiamo una ferma condanna anche da parte di tutte le altre forze politiche”.
Sulla manifestazione odierna è intervenuto anche Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze: “Quanto accaduto a Calenzano lascia sgomenti. Innalzare in volo un deltaplano in una manifestazione filo-palestinese, tra applausi e cori che invocano “Palestina libera dal fiume al mare”, non è un gesto folkloristico, ma un richiamo diretto agli attentati terroristici con cui Hamas il 7 ottobre ha massacrato e rapito centinaia di creature innocenti, scendendo anche dal cielo con i deltaplani. Un simile atto non solo offende la memoria delle vittime, ma trasmette un messaggio di esaltazione della violenza. È dovere di tutti – istituzioni, società civile e forze politiche – prendere le distanze con chiarezza da chi trasforma il terrorismo in spettacolo. Non ci può essere ambiguità: richiamare simboli di morte significa giustificare l’orrore. Firenze e la Toscana meritano ben altri messaggi, fondati sul rispetto e sulla convivenza, non sulla glorificazione del terrorismo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Kishore Bombaci, presidente Associazione Fiorentina Amici di Israele, che aggiunge: “Dobbiamo denunciare le azioni dei manifestanti che, nella Città metropolitana di Firenze si son rese protagonisti di fatti gravissimi (dal tenativo di assalto alla Leonardo al blocco dell’autostrada all’altezza di Calenzano). Proprio a Calenzano si è verificato un episodio raccapricciante qualcuno ha sorvolato il corteo su un deltaplano a motore, venendo accolto dagli applausi e dalle grida estasiate dei manifestanti. È impossibile non evocare immediatamente il 7 ottobre e il massacro del “Nova Festival”. È un fatto gravissimo, che abbatte l’ennesima soglia di decenza. In particolare perché con quel gesto si intende richiamare esplicitamente quel massacro, nel quale hanno trovato la morte in maniera atroce centinaia di giovani innocenti. E su cui, appunto, molti terroristi di Hamas sono piombati attraverso proprio dei deltaplani a motore. Siamo di fronte a qualcosa di davvero pericoloso, allo sdoganamento di una morte che va oltre l’antisemitismo per diventare qualcosa di più: il riconoscimento della violenza come fattore politico che va a esacerbare una situazione già tesa in tutta Italia e che sembra davvero pronta a esplodere”.