PRATO – Una mappa condivisa dagli enti preposti alla Protezione Civile e alla prevenzione del rischio idraulico, che faccia da bussola sia per gli interventi di emergenza che per quelli infrastrutturali: è stata presentata ieri pomeriggio alla Commissione straordinaria per il Piano stralcio di Protezione Civile del Comune di Prato la prima stesura della mappa realizzata dai tecnici comunali che partendo dalla situazione attuale fotografa la situazione delle criticità idrogeologiche del territorio, incrociando i dati di Comune, anche in base al ripetersi storico delle allerte meteo, di Autorità di bacino, Vigili del fuoco e Regione Toscana, le segnalazioni dei cittadini ed gli interventi infrastrutturali in corso o previsti zona per zona. Un “work in progress” da cui scaturirà la mappa che orienterà gli interventi di emergenza e quelli infrastrutturali di competenza comunale e che sarà la base del futuro piano stralcio di Protezione Civile avviato dal Commissario straordinario Claudio Sammartino.
Insomma, un piano di prevenzione civile e non solo di protezione civile, che si avvale in un metodo innovativo di gestione coordinata e confronto tra enti e soggetti con competenze diverse ma con l’unico obiettivo di mettere in sicurezza il territorio. Alla riunione della Commissione ieri pomeriggio in Comune, presieduta dal Commissario, erano presenti i rappresentanti di Autorità di bacino, Vigili del fuoco, Regione Toscana, Dipartimento nazionale Protezione civile, Comuni limitrofi, tra cui Campi Bisenzio e Montemurlo, le associazioni di volontariato di Protezione civile e i tecnici comunali. Nelle prossime riunioni, già fissate per fine mese, inizio dicembre e subito dopo le feste natalizie, il confronto sarà allargato con l’audizione di cinque comitati cittadini – Galceti, Maliseti-San Paolo, Castelnuovo, Iolo-via dei Tini e Viaccia – e degli Ordini professionali e i Collegi: “L’obiettivo è fare in modo che le criticità non diventino emergenze – afferma il Commissario – Anche nella definizione del Bilancio di previsione che stiamo predisponendo in questi giorni gli interventi per mitigare il rischio idrogeologico hanno l’assoluta priorità su tutte le altre opere pubbliche e quindi una mappa condivisa serve non solo per decidere interventi di emergenza, ma anche a fare scelte sulle priorità di intervento infrastrutturali”.

