Ciao “Dodo”, giornalista amato da tutti

CAMPI BISENZIO – Scrivo queste poche righe appoggiato a un muro nel centro di Campi Bisenzio. Provando a interpretare il mestiere di giornalista come hai sempre fatto tu. Raccontando quello che mi succede intorno. Stando fra la gente. E oggi quello che “devo” raccontare non è per niente piacevole. È morto infatti all’età di 65 […]

CAMPI BISENZIO – Scrivo queste poche righe appoggiato a un muro nel centro di Campi Bisenzio. Provando a interpretare il mestiere di giornalista come hai sempre fatto tu. Raccontando quello che mi succede intorno. Stando fra la gente. E oggi quello che “devo” raccontare non è per niente piacevole. È morto infatti all’età di 65 anni Domenico Mugnaini, direttore di Toscana Oggi, “Dodo” per gli amici, tanti. Come tanti gli hanno voluto bene. Sposato, due figli, una lunga carriera alle spalle: ha iniziato giovanissimo, nella stampa e nei media cattolici fiorentini, collaborando, tra l’altro, prima con “L’Osservatore Toscano” e poi con “Toscana Oggi” fino dalla sua fondazione.

Nel 1989 era entrato come praticante a “La Gazzetta di Firenze” dove è rimasto fino al 1991. Nel frattempo aveva iniziato una collaborazione con l’agenzia “Asca” (Gruppo Abete) di cui qualche anno dopo sarebbe diventato corrispondente dalla Toscana, aprendo la sede fiorentina. Poi l’avventura come caporedattore prima di “Canale 10” e poi del “Gruppo Cecchi Gori”, dal 1993 fino a luglio 1999. Nel settembre dello stesso anno è entrato all’ufficio stampa di Palazzo Vecchio (prima giunta Domenici), che ha lasciato tre anni più tardi per tornare a tempo pieno all’”Asca” nell’agosto 2002. Due anni dopo è entrato a fare parte della redazione dell’Ansa di Firenze che poi ha lasciato, dopo 15 anni, da caposervizio aggiunto per assumere la direzione di “Toscana Oggi”.

Fin qui l’aspetto professionale, poi c’è quello umano. Impossibile dimenticare quando, nel novembre del 1994, la Fiorentina atterrò a Peretola di ritorno da Napoli, nel giorno del record di gol di Batistuta: tu eri lì come giornalista per Canale 10, io come semplice tifoso. Eppure saltammo insieme al coro di “chi non salta bianconero è”. Impossibile dimenticare soprattutto la mia collaborazione a “Toscana Oggi” che ormai va avanti da anni e nella quale sono stato orgoglioso di averti come direttore. Mi fermo qui, impossibile trattenere l’emozione in questa fredda giornata di metà novembre, guarda caso proprio pochi giorni prima di Fiorentina-Juventus, ma soprattutto di mercoledì, il giorno di chiusura di “Toscana Oggi”. Da parte mia, quindi, e di Elena Andreini vanno le più sincere condoglianze alla famiglia di “Dodo” e a tutta la redazione. Certi che, dovunque tu sia, sarai ancora un giornalista amato da tutti.