“Un professore 3” arriva su Rai Uno, ci sarà anche Bruno Santini

CAMPI BISENZIO – L’ha annunciato con una foto sui social suscitando curiosità e attesa: ci sarà anche l’attore, autore e regista campigiano Bruno Santini nella serie tv “Un professore 3” in onda questa sera 20 novembre su Rai Uno. Santini è ormai abituato a ruoli incisivi nel mondo delle fiction, in questa terza stagione sarà […]

CAMPI BISENZIO – L’ha annunciato con una foto sui social suscitando curiosità e attesa: ci sarà anche l’attore, autore e regista campigiano Bruno Santini nella serie tv “Un professore 3” in onda questa sera 20 novembre su Rai Uno. Santini è ormai abituato a ruoli incisivi nel mondo delle fiction, in questa terza stagione sarà un personaggio con un ruolo importante all’interno della storia che racconta la vita di un gruppo di studenti di un liceo romano e che in questa stagione si troveranno a dover fare i conti con la maturità. “Taliercio, questo è il nome del personaggio – racconta Santini – lascia il segno. È il presidente della commissione d’esame perchè gli studenti si stanno apprestando a preparare la maturità. Talercio è particolare e non passerà inosservato, molti di noi ricordano la propria maturità e la commissione d’esame, ecco quindi si ripercorrerà quel momento, ma questa figura sarà un tipo che sconvolgerà ragazzi e professori”. Santini confessa di non essersi ispirato ad uno dei suoi professori delle scuole superiori. “All’esame del quinto anno ho avuto una commissione meravigliosa – racconta Santini – mi sono invece ispirato ad un tenente alla Caserma di Firenze quanto ho fatto il militare il cui carattere era proprio simile a quello di Taliercio. Un uomo particolare con delle spigolosità e dei criteri che ho cercato di recuperare per creare questo nuovo personaggio”. 

La serie è molto attesa. Nelle stagioni precedenti ha avuto ottimi dati di ascolto, soprattutto da parte del pbblico giovane. E Bruno Santini confessa di avere seguito con interesse le due serie della fiction e di essere arrivato alla terza stagione senza neppure fare il provino. “È andata proprio così – racconta – il mio agenti mi ha disse che la produzione mi voleva per quel ruolo. In passato avevo fatto alcuni personaggi considerati ‘cattivi’ come in Luce dei tuoi occhi e poi un babbo tutto d’un pezzo e razzista nelle due serie di Lea e quindi il fatto di aver già impersonato personaggi dal piglio particolarmente duro ha permesso di farmi bypassare il provino”.

I caratteri duri e rigidi per Santini sono i preferiti. “Mi piacciono perché sono diversi da me – confessa – e permetto di sperimentare registri diversi e nello stesso tempo mi danno la possibilità di essere qualcosa di differente da quello che sono. Il bello di questo mestiere è proprio quello di incontrare personaggi così”. Sul set di “Un professore” Santini si è divertito. “Quando si entra in un gruppo già formato ci si può sentire distanti – racconta – ma invece così non è stato entrando in Un professore. Il mio personaggio ha a che fare con tutti con gli studenti e con i professori, il rapporto con il personaggio di Gassmann è stretto. Ed è stato un piacere immenso lavorare con lui tanto che mi ha salutato abbracciandomi, un gesto normale che mi ha sorpreso e mi ha fatto piacere. Il clima che si era creato era proprio quello scolastico di quando ci si avvicina alla maturità”. Gli impegni per Bruno Santini non sono conclusi. Da poco ha terminato la partecipazione ad un film toscano. “Ho appena finito di girare un film in Toscana molto carino – dice – si chiama Lola Bum. Al centro della vicenda c’è una gara di automobilismo di auto d’epoca. La regia è di e Maurizio Baldini, con me recita Lucia Mascino. È stato girato tra San Gimignano, Barberino Valdelsa e Greve in Chianti”. E poi a dicembre (6 e 7) Santini tornerà al Teatro Moderno di Tavarnuzze con lo spettacolo “Oltre. Dopo il giudizio” di Augusto Novelli, un testo scritto 130 anni fa ma purtroppo ancora attuale, incentrato sul femminicidio. Un nuovo progetto vedrà coinvolto Bruno Santini nella sua Campi Bisenzio. Per adesso resta un segreto, ma come diceva Lucio Battisti, “lo scopriremo solo vivendo”.