Comitato Bagnolo per l’alluvione: “Vigileremo sui lavori fatti e su quelli da fare. Ma non potevano pensarci prima?”

MONTEMURLO – Cronaca di un incontro, Quello di lunedì scorso, 17 novembre, che si è svolto presso il Comune di Montemurlo alla presenza del sindaco Simone Calamai e al quale ha partecipato anche Publiacqua. Presente anche una rappresentanza del comitato Bagnolo per l’alluvione che è voluto tornare su quanto detto e sui vari interventi fatti […]

MONTEMURLO – Cronaca di un incontro, Quello di lunedì scorso, 17 novembre, che si è svolto presso il Comune di Montemurlo alla presenza del sindaco Simone Calamai e al quale ha partecipato anche Publiacqua. Presente anche una rappresentanza del comitato Bagnolo per l’alluvione che è voluto tornare su quanto detto e sui vari interventi fatti fino a oggi, compresi gli studi realizzati sul territorio, e che sembrano destinati a concludersi a maggio dell’anno prossimo. Quattro i pluviometri installati a Montemurlo per un importo di 200.000 euro in attesa, come spiegano dal comitato, dell’installazione di un gruppo elettrogeno (“atteso da un anno e mezzo”, dicono) entro fine 2025 nella cassa di espansione di Bagnolo e dei lavori al Bacino di Montachello, previsti probabilmente nel 2027.

“Altri interventi – aggiungono dal comitato – sono quelli relativi alla fogna di via Giotto mentre dovremo aspettare che la Regione realizzi la cassa di espansione a monte del ponte sulla Montalese. Riguardo la zona di Oste, sembra che finalmente anche qui ci siano i lavori programmati: riattivazione del vecchio sollevamento di via Ombrone, essenziale per mitigare gli allagamenti, aspettando in futuro il suo ampliamento; sostituzione della paratoia in via Palarciano con una più efficiente; nuovo collegamento fognario per le caditoie in via Roma; nuovo collegamento fognario fra via Siena, via della Robbia e via Labriola. Ci siamo confrontati, vivacemente, con gli ingegneri sul funzionamento del sollevamento di Mazzaccheri che, a nostro parere, non assolve completamente al suo compito. E hanno concordato sulla necessità della realizzazione, da parte del consorzio, della cassa di espansione al sollevamento dell’Agnaccino, già programmata. Naturalmente vigileremo per capire se dai propositi passeranno ai fatti”.

Per poi concludere: “Quello che abbiamo chiesto al presidente di Publiacqua, Nicola Perini, e al sindaco Calamai è perché non si sia pensato prima di fare questi studi visto che, come ci ha detto lo stesso sindaco, non hanno niente a che fare con l’alluvione. Montemurlo insomma è un banco di prova per poi eseguire i lavori anche a Prato, Campi Bisenzio e in altri Comuni della zona. E vogliamo pensare che questi studi siano stati fatti grazie anche alle segnalazioni che il comitato ha presentato in questi due anni all’amministrazione comunale. Il 1 dicembre alle 10 siamo stati invitati da Patrizia Scotto Di Santolo alla trasmissione “Futuro presente” su “White Radio” insieme ai comitati campigiani la Villa-Santa Maria e Arca di Noé e al consigliere regionale Alessandro Tomasi. Dovrebbe partecipare anche Simone Calamai come presidente della Provincia”.