Castro (FdI) “Eni non chiude, fa una bonifica e continua a guadagnare”

CALENZANO – Monica Castro, consigliera FdI, interviene sull’accordo siglato tra Comune, Regione e Eni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nell’area dell’ex deposito di via Erbosa. Con questo accordo, spiega Castro che Eni “non chiude, fa una bonifica, continua a guadagnare e rinnova la sua immagine”. “Tutto questo – precisa Castro – mettendo sul tavolo un […]

CALENZANO – Monica Castro, consigliera FdI, interviene sull’accordo siglato tra Comune, Regione e Eni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nell’area dell’ex deposito di via Erbosa. Con questo accordo, spiega Castro che Eni “non chiude, fa una bonifica, continua a guadagnare e rinnova la sua immagine”. “Tutto questo – precisa Castro – mettendo sul tavolo un risarcimento minimo che pagheranno ancora una volta i calenzanesi e i lavoratori dell’indotto che saranno costretti ogni giorno a percorrere il tragitto da Livorno con enormi rischi in più per la loro incolumità e quella dei cittadini che transitano per le strade toscane. Come si fa a vantarsi di un fallimento come questo? L’energia elettrica prodotta dove andrà? Quasi sicuramente a rimpiazzare quella sviluppata da un altro capolavoro ‘green’, iniziato male e finito ancor peggio, il coogeneratore a biomassa”.

Castro si chiede poi se “siamo poi sicuri che quell’area non abbia dei vincoli paesaggistici?”  “Eni – prosegue la consigliera FdI – doveva scusarsi, pagare la bonifica e andarsene e invece grazie a questa amministrazione, conferma un altro progetto che porterà altri problemi a questo territorio ormai saturo. Ricordo infatti che le polemiche per l’elettrodotto non sono ancora finite, anzi, sono appena iniziate. Anche in quel caso, le amministrazioni regionali e locali hanno fatto un favore ad un altro colosso, Terna.  Cos’altro manca a Calenzano per finire la sua devastazione paesaggistica? Ormai mi aspetto di tutto. Qualche pala eolica sui Monti della Calvana. Abbiamo difronte una sinistra capitalista che parla di “green” solo quando gli fa comodo. Se fossi il sindaco ci ripenserei visto che all’indomani della tragedia, convocò una manifestazione in piazza per difendere i lavoratori dell’Eni e del suo indotto”.