CALENZANO – Il Memoriale con i nomi delle cinque vittime dell’esplosione al deposito Eni di via Erbosa è stato scoperto questo pomeriggio al Parco della Fogliaia alla presenza del sindaco Giuseppe Carovani, del sindaco metropolitano Sara Funaro, dell’assessore al lavoro del Comune di Sesto Fiorentino Jacopo Madau, del presidente della Regione Eugenio Giani e dei familiari della vittime che hanno ricordato un anno difficile vissuto senza i propri cari. L’esplosione avvenne alle 10.20 del 9 dicembre dello scorso anno e rimasero ferite 30 persone e danneggiati molti immobili. Il sindaco Carovani ha ricordato prima del “Silenzio” suonato davanti al monumento, il nome delle cinque vittime: Davide Baronti, Franco Cirelli, Carmelo Corso, Vincenzo Martinelli e Gerardo Pepe. Il memoriale è stato realizzato su proposta dell’Anmil.
La cerimonia si è poi spostata al Palazzetto dello sport che aveva subito ingenti danni dove intervenuti il sindaco Giuseppe Carovani, Sara Funaro ed Eugenio Giani. Insieme a loro anche le rappresentanze delle sigle sindacali. A seguire sono state consegnate delle targhe di riconoscimento ai soccorritori e alle forze impegnate nella gestione dell’emergenza. “Non dimenticheremo quel maledetto 9 dicembre di un anno fa. – ha detto il sindaco Carovani – Un grigio lunedì mattina qualsiasi. Eravamo in riunione nel palazzo comunale quando un enorme boato ha fatto spalancare le finestre. Ci siamo affacciati e abbiamo visto la colonna di fumo e di fiamme che a sud si elevava nel cielo. Pochi istanti dopo è arrivata la notizia dell’esplosione al deposito Eni. Il sistema dei soccorsi e della protezione civile si è attivata immediatamente. L’intervento tempestivo ed efficace dei Vigili del Fuoco insieme al funzionamento dell’impianto antincendio interno allo stabilimento hanno scongiurato che le fiamme raggiungessero i depositi, con conseguenze che avrebbero potuto essere ben più catastrofiche. I soccorsi sono stati tempestivi e anche grazie a questa solerzia è stato possibile contenere il numero delle vittime”.
Anche la vicepresidente di Anmil Graziella Nori ha ricordato “le cinque persone che quella mattina erano andate al lavoro e non sono più tornate a casa”. “Ci deve essere una cultura della sicurezza, una formazione-informazione – ha detto Nori – perchè solo con la formazione-informazione si potranno evitare questi infortuni mortali. Dobbiamo ricordare queste cinque persone che hanno lasciato cinque famiglie in difficoltà che devono ricostruire le loro vite. Come associazione siamo impegnati a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro tra i giovani che saranno i lavoratori di domani”.
Funaro ha sottolineato come il dolore provocato dalla tragedia avvenuta un anno fa non sia un dolore solo privato, ma che riguarda tutta l’area metropolitana, mentre il presidente Giani ha ricordato il momento dell’esplosionre. “Ero a Siena – ha detto – ma ho vissuto lo strazio di quei momenti”. Un ricordo doloroso che dopo un anno, ha affermato il presidente della Regione vedrà riconvertire quell’area grazie ad un accordo che porterà a Calenzano un impianto fotovoltaico.

