SESTO FIORENTINO – La cultura francese alla Cavalcanti. Una lezione dedicata alla storia della cultura francese si è tenuta questa mattina alla scuola secondaria superiore di primo grado. L’iniziativa si è svolta in occasione della settimana internazionale della Francofonia che si svolge dal 14 al 22 marzo e che è volta a diffondere la lingua e la letteratura francese. La scuola Cavalcanti” ha accolto, su invito delle docenti di francese, per un’intera giornata, Eric Hermann Sake e Pierre Sonna, due camerunesi che studiano in Italia e vogliono diffondere la cultura africana, in particolare quella Bamiléké (Camerun Occidentale), a cui appartengono. L’incontro ha coinvolto gli studenti delle classi terze. A loro i due docenti hanno speigato quali sono i Paesi che, nel mondo, usano il francese come lingua ufficiale materna o di cultura, tra questi per esempio le ex colonie francesi. Prima di questa attività gli alunni delle classi terze hanno avuto modo di studiare alcune tradizioni della cultura africana: la nascita dei gemelli, il matrimonio, la morte ed hanno potuto ascoltare direttamente dai ragazzi del Camerun questi aspetti della loro vita. Nella cultura africana la nascita dei gemelli è considerata una benedizione. I gemelli possono sedersi su sedie particolari, di legno e a tre gambe, riservate ai principi, ai nobili e a i notai. Quando questi bambini sono un po’ agitati, si offre loro il frutto delle “jujube”, le nostre giuggiole. Nella cultura Bamiléké ci sono due tipi di matrimonio: quello tradizionale e quello civile. Quello più importante è quello
tradizionale e si svolge, di notte, presso l’abitazione della sposa. I due promessi sposi bevono vino di palma e, dopo essersi dichiarati amore eterno, ricevono ciascuno metà di una noce di palma che l’officiante ha diviso. Per gli abitanti del Camerun nessuno muore per sempre. Dopo qualche anno dalla morte di un congiunto adulto, la tomba viene aperta e il cranio viene prelevato, benedetto attraverso un rito e posto in un luogo apposito all’interno della cucina, luogo in cui si riunisce la famiglia e ci si rivolge ai resti dei propri morti in caso di bisogno, in occasione di una decisione importante. “La scelta di questo tipo di attività, che già da vari anni viene presentata nella scuola Cavalcanti – dicono i
docenti della scuola sestese – ha un doppio valore formativo, in quanto da un lato migliora la conoscenza della cultura francofona che non è solo Parigi o la Francia, dall’altro vuole stimolare interesse e curiosità verso una lingua e una cultura diverse da quella di origine. Gli alunni hanno accolto questa attività con notevole curiosità e grande entusiasmo. Hanno potuto così riflettere sugli usi, sui costumi, sulla civiltà di un ambito linguistico e culturale fino a questo momento, forse, non ancora conosciuto. Ciò ha permesso di indirizzare il senso critico dell’alunno verso una visione di ‘relativismo culturale’ che dovrebbe essere alla base della formazione di ogni cittadino europeo e, nello stesso momento, ha suscitato l’interesse e la curiosità dell’allievo verso un mondo culturale nuovo. I ragazzi camerunesi hanno portato strumenti musicali che hanno fatto usare anche agli allievi della Cavalcanti e, insieme ad essi, hanno suonato musiche per accompagnare i ritmi delle loro danze”.
La cultura francese alla scuola Cavalcanti
SESTO FIORENTINO – La cultura francese alla Cavalcanti. Una lezione dedicata alla storia della cultura francese si è tenuta questa mattina alla scuola secondaria superiore di primo grado. L’iniziativa si è svolta in occasione della settimana internazionale della Francofonia che si svolge dal 14 al 22 marzo e che è volta a diffondere la lingua […]
