SESTO FIORENTINO – E’ un po’ “pirandelliano” questo Pd sestese, afflitto dalla presenza di tante “anime” diverse che, ciascuna a suo modo, non se la sentono più, alcuni di loro, di dare fiducia al primo cittadino Sara Biagiotti. Ma sono come i figli che non se ne vanno dalla casa dei genitori. “Io dal Pd, che è la mia casa, non me ne vado” dice Giulio Mariani ex capogruppo in consiglio comunale e uno dei firmatari della mozione di sfiducia.
Restare tutti insieme anche se non tutti uniti è anche il risultato di una scelta senza primarie. “Matteo Renzi ci ha imposto il candidato sindaco – sottolinea Antonio Sacconi – era una scelta alla quale non si è potuto dire di no”.
Ma la pace tra le diverse “anime” del Pd anche in consiglio comunale c’è stata poche volte e anche durante la votazione del Bilancio c’è stato chi ha votato contro come i consiglieri Aurelio Stera e Antonio Sacconi anche loro firmatari della mozione di sfiducia. “Durante il consiglio sul bilancio – dice Maurizio Soldi – avevamo espresso un giudizio duro. Quello di questa amministrazione comunale è un Bilancio fallimentare. Siamo preoccupati per le aziende sestesi che, mentre la città è al palo rischiano di perdere questo inizio di ripresa economica”.
Anche le opposizioni (Sesto Bene Comune e Gruppo Misto) firmano la mozione di sfiducia al sindaco Biagiotti.
“Noi la nostra sfiducia al sindaco l’abbiamo data subito – spiega il capogruppo di SestoBeneComune Maurizio Quercioli – altrimenti lo avremmo sostenuto. E l’abbiamo fatto anche per l’indifferenza che ha dimostrato da subito nei confronti dell’assemblea consiliare. Inoltre ci sono 1200 firme di cittadini presentate sullo stato della qualità del territorio che ancora non hanno avuto una risposta”.
Sel-SestoBeneComune ha presentato anche un volantino “goliardico” il “Vero Sesto Cajo Biagiotti. Guida al sindaco a mesi alterni” dove si elencano le posizioni diverse (alterne) del sindaco Biagiotti su aeroporto e inceneritore.