A 80 anni dalla nascita la storia del Villaggio scolastico artigiano diventa un film documentario

SIGNA – La storia del Villaggio scolastico artigiano “diventa” un film documentario. Grazie alla regia di Federico Micali nell’80° anniversario dalla nascita di quella che è stata una struttura che ha contribuito a scrivere la storia del nostro territorio. Il prossimo 19 giugno alle 18.30 la presentazione del progetto dell’associazione che del “Villaggio” ne porta […]

SIGNA – La storia del Villaggio scolastico artigiano “diventa” un film documentario. Grazie alla regia di Federico Micali nell’80° anniversario dalla nascita di quella che è stata una struttura che ha contribuito a scrivere la storia del nostro territorio. Il prossimo 19 giugno alle 18.30 la presentazione del progetto dell’associazione che del “Villaggio” ne porta il nome in collaborazione con il Comune di Signa. “I Ragazzi del Villaggio” il titolo scelto per una pellicola che vuol fare raccontare la storia del “Villaggio” direttamente con le voci degli ex allievi e di tutti coloro che, con la loro partecipazione, qui hanno vissuto pagine importanti della loro vita. Nato nel 1945 dalla visione illuminata del maestro Leopoldo Fantozzi, il Villaggio Scolastico Artigiano ha rappresentato infatti un progetto didattico tuttora rivoluzionario. Quello di una scuola aperta in primis ai ragazzi in difficoltà, che venivano accolti e preparati al conseguimento della licenza media mentre nel frattempo imparavano un mestiere grazie alla reciproca interazione con le aziende del territorio. Dopo avere accompagnato al lavoro migliaia di ragazzi, il “Villaggio” non è riuscito a sopravvivere alla morte del maestro Fantozzi e del figlio Stelio, il “Professore”, che ne aveva preso le redini e nei primi anni 2000 cessando di essere una scuola. Ha continuato però a essere motivo di orgoglio e di appartenenza per tutte quelle persone la cui storia si è intrecciata con quella del “Villaggio”, a rappresentare uno spartiacque nella vita di moltissimi ex allievi.

E’ per dare voce a queste persone e a questi ricordi che è nata l’idea del film documentario, il cui progetto sarà presentato in anteprima negli spazi esterni del Museo della paglia di Signa. A illustrarlo la voce del regista, Federico Micali, che aggiunge all’esperienza già maturata nel raccontare storie fortemente radicate nella propria realtà storica (“Cinema Universale d’Essai” e “Le chiavi di una storia” per citarne solo due) lo sguardo e l’intensità di chi appartiene alla storia del “Villaggio” in quanto nipote del suo fondatore. Durante l’incontro Micali descriverà lo spirito e la visione del film e lancerà un appello a tutti gli ex allievi, che saranno i veri protagonisti del docufilm, chiamandoli a una sorta di casting per ascoltare e filmare i loro ricordi. Oltre al sindaco Giampiero Fossi e Osanna Fantozzi, figlia del maestro, interverranno Ludovico Arte, dirigente scolastico dell’ITT Marco Polo la cui visione contemporanea di una scuola aperta e di una didattica che metta al centro l’ individuo rappresenta una continuazione ideale dell’anima del “Villaggio”, e Giovanni Fiaschi che per primo racconterà la sua esperienza di ex allievo.

Durante la serata verrà inoltre lanciata la campagna di Crowdfunding aperta sulla piattaforma Produzioni dal Basso per finanziare la produzione del film anche attraverso la partecipazione comune cosi come è sempre stato nella storia del “Villaggio”. Ma il docufilm non vuoi essere e non sarà solo un momento celebrativo e commemorativo, anzi è il primo passo di un progetto più ampio al quale l’associazione è in grado oggi di pensare concretamente grazie alla collaborazione con il Comune di Signa. Nel 2024 la sede del “Villaggio” è entrata infatti nella disponibilità immobiliare del Comune e la gestione sarà seguita da una Fondazione, la cui costituzione è prossima, della quale faranno parte lo stesso Comune e l’associazione Villaggio Scolastico Artigiano con il contributo di professionisti esterni che supporteranno il lavoro della Fondazione con la loro esperienza. Una condizione che si è realizzata dopo un lungo iter burocratico “e che ci permette – si legge in una nota – finalmente di operare per il futuro con l’intenzione di restituire il “Villaggio” alla vita del territorio e farlo tornare a essere un luogo dove si fa comunità, dove concretamente le necessità diventano opportunità con un progetto ambizioso al quale stiamo lavorando che seguirà orgogliosamente la strada già tracciata, quella dell’inclusione, della formazione e del legame con il proprio territorio attraverso la scelta di privilegiarne la tradizione del saper fare artigianale. Oggi come allora partiamo quindi da “I ragazzi del Villaggio” per riprendere il filo di una storia straordinaria che vuole tornare a essere la storia di tutti. Perché le cose belle si fanno insieme”.