A Capalle è di nuovo Medioevo con la “Festa dei Santi”

CAMPI BISENZIO – A Capalle è di nuovo tempo di Medioevo con l’edizione numero 22 della “Festa dei Santi”, la giornata organizzata dall’associazione Amici per Caso, arrivata quest’anno all’edizione numero 22 per ricordare i tre Santi della frazione: Enea, Onorio e Valerio, dei quali la parrocchia conserva le reliquie. L’appuntamento è per domani, domenica 28 […]

CAMPI BISENZIO – A Capalle è di nuovo tempo di Medioevo con l’edizione numero 22 della “Festa dei Santi”, la giornata organizzata dall’associazione Amici per Caso, arrivata quest’anno all’edizione numero 22 per ricordare i tre Santi della frazione: Enea, Onorio e Valerio, dei quali la parrocchia conserva le reliquie. L’appuntamento è per domani, domenica 28 aprile, alle 11 con la celebrazione della Santa Messa solenne e l’omaggio ai Santi; nel pomeriggio, invece, a partire dalle 15, sfilata del corteo storico per le vie del paese, animazione medievale, mercatino di arti e mestieri, stand gastronomico e tanto altro ancora. Nel contesto della festa sarà presentato il libro, scritto da Maria Serena Quercioli e Carlo Caputo, dal titolo “Il millenario castello di Capalle”, che racconta la storia del Palagione, il castello appunto situato all’interno del borgo e chiuso dal 1975. Caputo, oltre a tracciare la storia e le caratteristiche dell’immobile, avanza alcune ipotesi progettuali di restauro. La struttura, secondo l’autore, si presterebbe infatti a una trasformazione in complesso residenziale, alberghiero e museale. Il lavoro della nostra collega si è incentrato invece su Diego Carlisi: il Palagione, infatti, è chiuso proprio dalla data della sua morte, avvenuta nel 1975. “Carlisi – spiega Quercioli – può definire il Giorgio Perlasca di Campi Bisenzio: in tempo di guerra salvò dalla deportazione tanti concittadini e nel libro racconto come fece. Poi è stato commissario dell’emergenza prima della Liberazione ma c’è anche la sua vita privata: il suo sogno di fare l’attore a Roma e la carriera stroncata da Mussolini negli anni del fascismo perché lui somigliava al Duce e il Duce non voleva un sosia nel cinema. Carlisi ha comunque recitato in film importanti: da “Il feroce saladino” con Alida Valli a “La regina delle piramidi” con Joan Collins. A corredo di questa tesi ci sono anche alcuni articoli de La Nazione dell’epoca rintracciati in archivio. Diego Carlisi è inoltre il padre di Olimpia, l’attrice che ha lavorato con Roberto Benigni e che lui abbandonò a 4 anni poiché si separò dalla moglie. Diego Carlisi, nel 1957, chiese un risarcimento come vittima del fascismo in base a una legge ma se l’abbia avuto non lo sappiamo. La Rai nel 2014 cercò di fare un documentario su di lui, un personaggio di cui sono rimaste tante testimonianze ma poche fotografie, ed è proprio grazie alla Rai che ho scoperto questa storia”. Oltre agli autori – la presentazione è alle 16 in piazza Palagione – saranno presenti Daniele Matteini (presidente Amici per Caso) e don Nicodemo Delli (parroco di Capalle).