A La Soffitta di Colonnata la mostra “Studio7 in Contemporanea”

SESTO FIORENTINO – Era il 1968 quando un gruppo di persone legate al mondo dell’arte si riunì a Firenze sotto il nome di Gruppo ARF che poco dopo diventò Studio 7. Attorno all’associazione appena nata si erano riuniti molti artisti “ma fare un elenco è impossibile – spiega il presidente dello Studio 7 Enrico Guarnieri – […]

SESTO FIORENTINO – Era il 1968 quando un gruppo di persone legate al mondo dell’arte si riunì a Firenze sotto il nome di Gruppo ARF che poco dopo diventò Studio 7. Attorno all’associazione appena nata si erano riuniti molti artisti “ma fare un elenco è impossibile – spiega il presidente dello Studio 7 Enrico Guarnieri – ed è difficile anche dare conto di tutto il trascorso artistico e culturale di questo lungo periodo”. A quell’esperienza iniziata 53 anni fa, lo Spazio delle Arti La Soffitta di Colonnata (piazza Rapisardi 6) all’interno dell’Unione Operaia di Colonnata, dedica una esposizione dal titolo “Studio7 in Contemporanea”. 

L’inaugurazione si terrà domenica 5 dicembre alle 10.30 alla presenza del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, del presidente dell’Unione Operaia di Colonnata Francesco Mariani, di Federico Napoli che ha curato la presentazione del catalogo e del presidente dello Studio 7 Enrico Guarnieri. In mostra 60 opere tra cui quelle di Giovanni Mazzi e il suo rapporto dinamico tra figura e ambiente, Angiolo Pergolini e l’analisi sull’incomunicabilità umana, Federica Petrolini e le morbide e sinuose evoluzioni grafiche, Gualtiero Risito e i simbolici, luminosi ectoplasmi, Roberto Romoli e le riflessive metafore socio-politiche, Renato Sferrazzo e la compensazione ecologica fino a Gian Luca Spanu e la variegata griglia segnica.

Studio 7 era integrato in una società in piena evoluzione e fermento artistico e culturale, una attività intensa che ha caratterizzato l’attività degli associati. Guarnieri definisce l’oltre mezzo secolo in cui si è mosso lo Studio 7 come i quattro elementi. “Il fuoco – dice Guarnieri  a volte scoppiettante e sprizzante faville altre più celato e quieto sotto la cenere, ma maii spento”. Alla base di questo “movimento artistico” l’amicizia. “Un valore fondamentale e primario collante – spiega Guarnieri -che prevale anche sul fatto artistico, ma che dall’arte attinge la sua spinta propulsiva e il suo quotidiano nutrimento”. Cofondatore del gruppo è stato Mario Mugnai e alcuni componenti che ultimamente sono venuti a mancare: Mario Cenni, Raul Caville e Renato Sferrazzo.

Studio 7 era integrato in una società in piena evoluzione e fermento artistico e culturale, una attività intensa che ha caratterizzato l’attività degli associati. Guarnieri definisce l’oltre mezzo secolo in cui si è mosso lo Studio 7 come i quattro elementi. “Il fuoco – dice Guarnieri  a volte scoppiettante e sprizzante faville altre più celato e quieto sotto la cenere, ma maii spento”. Alla base di questo “movimento artistico” l’amicizia. “Un valore fondamentale e primario collante – spiega Guarnieri -che prevale anche sul fatto artistico, ma che dall’arte attinge la sua spinta propulsiva e il suo quotidiano nutrimento”. Cofondatore del gruppo è stato Mario Mugnai e alcuni componenti che ultimamente sono venuti a mancare: Mario Cenni, Raul Caville e Renato Sferrazzo.

(La foto che pubblichiamo qui di seguito è di Alessandro Mayer)