A nuoto da Livorno alla Gorgona per The Precious Hands

SESTO FIORENTINO – Un’impresa sportiva per sostenere The Precious Hands, l’associazione che si occupa di progetti in Africa, è stata compiuta nei giorni scorsi da alucni medici (tra i quali anche alcuni della Misericordia di Sesto Fiorentino). La giornata del 24 giugno la racconta Maria Coscarelli una delle sostenitrici del progetto. “Bellissima impresa. I nostri […]

SESTO FIORENTINO – Un’impresa sportiva per sostenere The Precious Hands, l’associazione che si occupa di progetti in Africa, è stata compiuta nei giorni scorsi da alucni medici (tra i quali anche alcuni della Misericordia di Sesto Fiorentino).

La giornata del 24 giugno la racconta Maria Coscarelli una delle sostenitrici del progetto.

“Bellissima impresa. I nostri meravigliosi 5 Gorgonauti hanno compiuto l’impresa che si erano prefissati: raggiungere Livorno a nuoto dalla Gorgona. Sabato 24 giugno i quattro medici Stefano Michelagnoli, Antonio Sarno, Gaetano Ricignolo e Paolo Raugei, insieme all’informatrice medica Ilaria Razzolini, hanno nuotato a staffetta dalle 5.45 alle 19 percorrendo i quasi 40 chilometri che dividono queste due località. Li aspettavamo tutti noi dell’Associazione The Precious Hands, insieme ai vacanzieri che affollavano i Bagni Lido della città toscana. Che emozione grande. Il battito delle mani e l’incitamento finale è stato da impresa olimpica. La traversata è stata documentata dal videomaker Roberto Sessoli, che ha seguito per la Onlus la fantastica nuotata. Il primo a iniziare le “danze” è stato il dottor Michelagnoli, seguito dalla fantastica Ilaria, poi dal dottor Sarno, dal dottor Ricignolo e, infine, il dottor Raugei.
Tutti i nostri eroi (possiamo davvero usare questa parola) hanno messo da parte per un giorno il loro impegno nei vari ospedali toscani per fare del bene, ovvero: raccogliere fondi per costruire un ospedale pediatrico in Togo, obiettivo dell’Associazione The Precious Hands. Questa Onlus è nata 15 anni fa da una idea del cardiologo togolese Dottor Edem Koffi, che lavora in Italia da parecchi anni. All’impresa è seguita una festa con la consegna di una medaglia a ogni staffettista. Le parole sono state tante e tutte arrivate nel più profondo del cuore alle persone presenti”.
Ma le parole più toccanti sono state le più semplici, ovvero: “Fare del bene fa veramente bene”. Tutto è stato così indimenticabile che ora aspettiamo la prossima Grazie da parte di tutti noi ai nostri 5 moschettieri che ci hanno emozionato e fatto battere forte il cuore”.