A Ovest di Tindouf. “I nostri fratelli di Mahbes” (2)

MAHBES – Stamattina dopo colazione ci siamo ritrovati tutti insieme per dirigerci verso il villaggio di Mahbes gemellato con il nostro Comune, Sesto Fiorentino, che è stato il primo in Italia ad aver accolto la causa del popolo Saharawi, ben 34 anni fa. L’associazione “Ban Slout Larbi” è nata contemporaneamente al gemellaggio e ha scelto il […]

MAHBES – Stamattina dopo colazione ci siamo ritrovati tutti insieme per dirigerci verso il villaggio di Mahbes gemellato con il nostro Comune, Sesto Fiorentino, che è stato il primo in Italia ad aver accolto la causa del popolo Saharawi, ben 34 anni fa.
L’associazione “Ban Slout Larbi” è nata contemporaneamente al gemellaggio e ha scelto il proprio nome in ricordo di una bambina Saharawi venuta in Italia a causa di una malattia che però non è riuscita a sconfiggere. Simbolo anche questo del profondo legame affettivo che esiste tra la nostra città e il loro popolo.
Inutile ribadire l’accoglienza che ci è stata riservata, altrimenti si potrebbe parlare solo di questo. Perciò parleremo dell’onore e della fierezza che proviamo per la nostra città, perché abbracciare la causa di questo popolo è dimostrazione di grande impegno e umanità.
Ciò che più ci ha colpito durante l’incontro col sindaco e con i rappresentanti comunali di Mahbes è stato quello che ci è stato ripetutamente detto: “Non vi chiediamo cose materiali, vi chiediamo solo di diffondere la nostra storia; il vostro più grande regalo è la solidarietà che ci offrite ogni giorno da tanti anni”.
È bello sentirsi utili, utili davvero, e sapere che qualcuno conta sul nostro sostegno oltre che sulla nostra ricchezza.
Ancora una volta ci siamo sentiti parte di un progetto internazionale che difende e afferma i diritti universali dell’uomo.
Irene Guarducci
Viola Bazville
Liceo Agnoletti

Nelle foto: l’assessore di Sesto Massimiliano Kalmeta con il sindaco di Mahbes, un momento dell’accoglienza, gli interventi e il dono che il sindaco di Mahbes consegna all’assessore Kalmeta