A Signa la “Festa del ferroviere”: una stazione ritrovata

SIGNA – Se c’è un giorno che rispecchia appieno lo spirito e l’orgoglio del ferroviere, anzi “l’orgoglio ferroviere”, questo è il 3 ottobre. Il 3 ottobre, infatti, è una data importante per i ferrovieri di tutta Italia. E’ un giorno di festa, che viene celebrato ogni anno in tutti i Compartimenti ferroviari nazionali in ricordo […]

SIGNA – Se c’è un giorno che rispecchia appieno lo spirito e l’orgoglio del ferroviere, anzi “l’orgoglio ferroviere”, questo è il 3 ottobre. Il 3 ottobre, infatti, è una data importante per i ferrovieri di tutta Italia. E’ un giorno di festa, che viene celebrato ogni anno in tutti i Compartimenti ferroviari nazionali in ricordo di quel lontano 3 ottobre 1839 quando fu inaugurata la prima ferrovia della nostra penisola, la Napoli-Portici. E non a caso anche il Museo di oggettistica ferroviaria di Signa “Galileo Nesti” e l’associazione che ne porta il nome in ricordo del primo presidente scomparso nel 2010 e guidata da Salvatore Leoni, ha voluto festeggiare nel migliore dei modi questa ricorrenza. Una giornata, quella di ieri, iniziata con la benedizione, nel cosiddetto “parco delle rimembranze”, della targa che ricorda i ferrovieri morti sul lavoro (Giuseppe Pellistri, Gilberto Nepi, Cesare Cecchi e Anchise Paoli) da parte del vicario generale di Firenze monsignor Andrea Bellandi e proseguita con la consacrazione e l’apertura al pubblico dello spazio all’interno del museo che raccoglie oggetti sacri un tempo custoditi nella cappella della stazione di Firenze Santa Maria Novella, realizzati dai ferrovieri delle Officine Grandi Riparazioni (O.G.R.) di Firenze Porta al Prato. Quindi, a seguire, la consegna degli attestati ai familiari dei soci deceduti (Galileo Nesti, Mario Puggioni, Michele Dragone, Vincenzo Caiazzo e Giovanni Conti), a tutti i soci e ai ferrovieri. “Quella che abbiamo di fronte – ha detto monsignor Bellandi – è una testimonianza importante del passato e delle persone che qui hanno lavorato”. “Non posso che ringraziare queste persone – ha detto il sindaco Alberto Cristianini – che con grande impegno sono riuscite a tenere vivo questo spazio”. “In un momento di così grandi cambiamenti – ha detto il consigliere regionale Paolo Bambagioni – mantenere la memoria rappresenta un valore fondamentale”. E ancora: “In questo museo – ha detto l’assessore alla cultura Giampiero Fossi – sono racchiusi tutti i valori fondanti della nostra repubblica”, per concludere con Matteo Carrai, presidente della Pubblica Assistenza di Signa: “Su questi binari, in seguito a un incidentre ferroviario, nel 1909 è nata la nostra associazione, sempre da questi binari nel 2014 è partita una nostra ambulanza per il Gambia, per cui, grazie a questo ideale “gemellaggio”, non posso che augurare buona strada all’associazione ferrovieri e al museo”.

(Si ringrazia Rossella Collini per le fotografie)