SIGNA – “Le liste di sinistra che fanno riferimento a Giampiero Fossi e Francesco Draghi non sono le uniche depositarie dei valori progressisti e democratici”: Giuseppe Caiolo, capolista della lista “A Sinistra per Signa”, che alle prossime elezioni amministrative sostiene la candidatura a sindaco di Monia Catalano, replica così alla decisione della Lega Spi-Cgil delle Signe di organizzare un incontro “aperto soltanto a due candidati sindaci”. Lo Spi Cgil – continua l’ex segretario di Rifondazione Comunista – colpevolmente dimentica che le liste di sinistra a Signa non sono solo quelle che fanno riferimento a Fossi e Draghi, a loro va aggiunta anche la lista “A Sinistra per Signa”, coordinata da Giuseppe Renda, già consigliere comunale di Rifondazione Comunista, lista che di quei valori continua a portare alta e con la stessa passione la bandiera”.
“Il paradosso – continua – è che la Lega Spi Cgil, intitolata a Silvano Sarti, invita proprio il sindaco Fossi a un incontro in cui, fra i punti all’ordine del giorno, c’è la richiesta di “rimodulazione dell’Irpef comunale con criteri di progressività”, ovvero proprio colui che questi criteri non solo li ha azzerati, pretendendo l’aliquota massima dello 0,8% per tutti, senza alcuna progressività, ma ha addirittura eliminato l’esenzione per i redditi sotto i 10.000 euro. E questi sarebbero i valori progressisti, democratici e antifascisti? A tal proposito sappiano allo Spi Cgil delle Signe che noi abbiamo inserito ai primi punti del programma di Monia Catalano, correttamente concertato con tutte le altre liste civiche che fanno parte della coalizione, non solo la reintroduzione dei criteri di progressività, in adempimento ai principi dell’articolo 53 della Costituzione, ma anche l’esenzione per i redditi più bassi, esattamente seguendo quei principi di sinistra che continuiamo a rappresentare con orgoglio. Dopo avere accettato la discutibile decisione dell’Arci di chiuderci le porte delle Case del Popolo, senza fare ulteriori polemiche, vogliamo denunciare questa ulteriore, intollerabile discriminazione anche da parte del sindacato che, non invitando anche la nostra lista all’incontro in programma, tutto è fuorché progressista, democratico e antifascista”.