A tavola con Artusi: a Geo e Geo si parla del libro della casa editrice sestese Apice Libri

SESTO FIORENTINO – Ha permesso a molti di conoscere alcuni segreti di cucina, di imparare ed è conosciuto come “il padre” della cucina italiana: parliamo di Pellegrino Artusi nell’anno, 2020, in cui si celebra il bicentenario della sua nascita. Proprio nell’anno artusiano la trasmissione di Rai Tre “Geo e Geo” condotta da Sveva Sagramola, ha […]

SESTO FIORENTINO – Ha permesso a molti di conoscere alcuni segreti di cucina, di imparare ed è conosciuto come “il padre” della cucina italiana: parliamo di Pellegrino Artusi nell’anno, 2020, in cui si celebra il bicentenario della sua nascita. Proprio nell’anno artusiano la trasmissione di Rai Tre “Geo e Geo” condotta da Sveva Sagramola, ha dedicato una puntata mercoledì 8 gennaio scorso a Pellegrino Artusi e al libro di Giovanna Frosini, segretaria dell’Accademia della Crusca e a Monica Alba e al loro libro “Domestici scrittori. Corrispondenza di Marietta Sabatini, Francesco Ruffilli e altri con Pellegrino Artusi” edito dalla casa editrice sestese Apice Libri.

Il volume “Domestici Scrittori” raccoglie le lettere che i tre – in momenti di lontananza o villeggiatura – si scrivevano. Il ritratto che emerge non potrà che risultare interessante sia per chi abbia voglia di conoscere, per una volta, la voce della “servitù” domestica, sia per gli appassionati di cucina. A ogni modo un “dietro le quinte” domestico del tutto inedito e inusuale.
Artusi non ha bisogno di molte presentazioni: è il “padre” della cucina italiana, lasciandole comunque le specifiche peculiarità regionali, nonché il principale diffusore – insieme a Collodi – della lingua italiana.
Il popolarissimo manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” fu scritto alla fine del ’800 a Firenze, negli appartamenti in Piazza D’Azeglio 25, una casa dove per lungo tempo il libro è stato via via preparato, aggiornato e anche venduto su richiesta ai lettori. In questa casa abitava un “mix umano” davvero originale: il romagnolo Pellegrino Artusi, ormai anziano, che qui si era stabilito lasciando il commercio e dedicandosi alla sua passione per la scrittura; Francesco Ruffilli, il cuoco ufficiale, anche lui romagnolo; Marietta Sabatini, la domestica toscana, non colta ma capace di leggere e scrivere.
È dall’insieme di questi personaggi, dallo scambio personale e di opinioni, dall’“insaporirsi” a vicenda di questi tre caratteri che è nato il libro presente in quasi tutte le case degli italiani.