LASTRA A SIGNA – A voce alta, ma anche a teatro aperto. Presentata questa mattina nel foyer del Teatro delle Arti la stagione teatrale 2025/2026. Una stagione che sceglie di farsi ascoltare: “A voce alta”, infatti, è il titolo scelto dal Teatro popolare d’arte e dal gruppo di lavoro che lo rappresenta, guidato da Francesco Giorgi. E che dal prossimo 3 ottobre intreccia grandi protagonisti, nuove produzioni, musica, incontri e un’inedita proposta di cinema. Insieme a lui il sindaco Emanuele Caporaso e l’assessore alla cultura Massimo Galli: impossibile non partire con un pensiero rivolto a Gianfranco Pedullà, direttore artistico del teatro, ancora alle prese con i postumi del terribile incidente stradale di alcuni mesi fa sulla via Vecchia Pisana.
Ad aprire il cartellone degli spettacoli teatrali sarà “Infantino”, in prima nazionale, diretto da Francesco Giorgi con la regia di Gianfranco Pedullà. Spettacolo che inaugura un percorso dove trovano spazio alcuni dei nomi più amati del teatro italiano come Paolo Rossi, Alessandro Benvenuti, Paolo Hendel, Maria Cassi e Leonardo Brizzi, insieme alla replica speciale della produzione di punta della Compagnia Teatro popolare d’arte “L’assaggiatrice di Hitler”, tratta dal romanzo di Rosella Postorino e interpretata da Silvia Gallerano, Alessia Giangiuliani e Marlene Fuochi. Accanto a loro si compone un mosaico di storie e visioni che porterà sul palco Daniela Morrozzi e Andrea Kaemmerle, la compagnia Berardi Casolari, Fort Apache Cinema Teatro, Alessandro Calonaci, Ciro Masella, Silvia Frasson, Donatella Massimilla, Stivalaccio Teatro e il Centro Artistico Il Grattacelo. Il cartellone sarà inoltre impreziosito da un concerto speciale dedicato a Pino Daniele, con gli Ottoni dell’ORT, Lucia Sargenti e Jazz Trio.
“A voce alta non è solo un titolo: è una scelta, – ha detto Giorgi – un atto di coraggio e di comunità. In un momento difficile, abbiamo sentito l’urgenza di unire le nostre voci per non disperdere la nostra energia, raccogliendo ogni forza, differenza, ma anche la condivisione più profonda. Questa stagione è un’esperienza corale: tante voci che si intrecciano per raccontare diritti e differenze, per valorizzare le eccellenze culturali, per coltivare l’interculturalità e dare spazio ai giovani. È anche una stagione che riconosce alla comicità il suo ruolo liberatorio e vitale: sorridere insieme significa resistere, abbattere muri, ritrovare leggerezza e umanità”. Per poi aggiungere: “Un cartellone germogliato dalle intuizioni del nostro storico direttore, oggi lontano dal palcoscenico a causa di un grave incidente. È proprio dalla sua visione che nasce il nostro impegno collettivo: portare avanti con unità e condivisione un progetto che mette al centro il teatro come luogo vivo, libero e necessario. La nostra compagnia teatrale è un presidio culturale per la comunità di Lastra a Signa: un punto di riferimento che accoglie e dà spazio alle realtà artistiche del territorio, creando occasioni di incontro, scambio e crescita condivisa”.
Da parte sua il sindaco Caporaso ha invece voluto sottolineare come “già il titolo della stagione sia significativo per comprendere il messaggio che vuole lanciare il teatro: far sentire la propria voce con un’offerta di qualità ma indirizzata a tutti: dai giovani alle famiglie attraverso un linguaggio che non sarà solo teatrale ma abbraccerà la musica, i dibattiti, il format radiofonico. L’obiettivo è quello di coinvolgere e stare insieme in questo che è uno spazio pubblico e aperto”. Ma anche l’importanza, come invece ha ribadito l’assessore Galli, “di avere all’interno della stagione grandi nomi a livello nazionale ma valorizzando allo stesso tempo anche le produzioni del territorio, sottolineando come la parte denominata Teatro Aperto sia una novità importante che rappresenta quell’idea di teatro che abbraccia la comunità e la fa sentire parte di un progetto che parte dai giovanissimi grazie alla collaborazione con le scuole”.
Accanto alla stagione principale torna appunto “A teatro aperto”, l’altra stagione del Teatro delle Arti, pensata come spazio partecipativo con biglietto a prezzo ridotto. E dove troveranno spazio prime produzioni, musica, parole e narrazioni condivise, con ospiti di rilievo come Daria Bignardi, Matteo Grimaldi, Giusi Marchetta, Luca Misculin, Felicia Kingsley, Isa Borelli e Giulio Betti. Insomma, un laboratorio vivo e inclusivo che incontrerà il pubblico affiancandosi alla stagione principale. Due le novità che accompagneranno l’intera stagione: “Jazz in Foyer” porterà il giovedì nel foyer del teatro momenti musicali e conviviali, con brevi performance accompagnate da un aperitivo, mentre “La radio a teatro” accenderà alcuni venerdì sera del mese con un microfono aperto sulle memorie, le storie e le voci del territorio lastrigiano, un progetto realizzato in collaborazione con la neonata Ganga Radio e Radio 3 Network. “Questa è la nostra stagione “A voce alta”: un invito ad alzare lo sguardo, a condividere emozioni, a far vibrare insieme le nostre differenze. Un cammino comune che guarda al futuro con la forza della cultura e della bellezza, e vuole essere anche un abbraccio corale a Gianfranco Pedullà, presenza vitale nelle nostre scelte e voce alta che si intreccia al nostro coro”, conclude Giorgi. Ma il Teatro delle Arti conferma anche la sua vocazione cinematografica con una programmazione settimanale che si aprirà sabato 27 settembre con la proiezione del film “Come ti muovi sbagli”. Da quel momento, ogni settimana sarà proposto un nuovo film il sabato, replicato la domenica e il mercoledì. La seconda grande novità di quest’anno è il format Famiglie, che trasformerà la domenica pomeriggio in un momento dedicato ai più piccoli e ai genitori, offrendo una programmazione di film pensata per condividere lo spazio del cinema tra generazioni diverse.