SESTO FIORENTINO – Si chiama AAA ed è un progetto rivolto ai ragazzi con disabilità per l’inserimento nel mondo del lavoro dopo un percorso formativo. il progetto è finanziato da Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest e dal Comune ed è gestito dalla Cooperativa Socialeinrete. Prenderà il via presto e prevede attività di formazione e sperimentazione lavorativa rivolti ad alunni delle scuole secondarie di secondo grado di Sesto Fiorentino e si articola in due momenti che rappresentano step di un unico percorso.
Il primo riguarda gli studenti del primo biennio delle scuole superiori e prevede, insieme alla classe di appartenenza, attività di laboratorio interne alla scuola che serviranno per valutare le capacità dello studente disabile e le risorse personali che possono essere utili per future attività lavorative ordinarie o in contesti protetti. Si tratta dunque di un percorso formativo e laboratoriale creativo-manuale che, attraverso l’osservazione e la valutazione delle abilità individuali, mira a fornire un quadro completo della persona, anche in vista di possibili successive esperienze sperimentali di formazione lavorativa.
La seconda è rivolta agli studenti disabili del triennio e prevede attività che utilizzano le abilità dei ragazzi disabili per la preparazione in vista della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro. Gli studenti disabili si cimentano in un contesto produttivo nell’ambito di “MyFido”, un vero e proprio progetto nel progetto che metterà i ragazzi di fronte alla sfida di realizzare sacchetti per le deiezioni dei cani che saranno poi messi in commercio. Una vera e propria attività commerciale-produttiva che prende spunto da esperienze analoghe come quella della Cooperativa sociale ALPI, in provincia di Trento, arrivata a produrre 900mila sacchetti distribuiti in 19 comuni grazie al lavoro di oltre venti tra ragazze e ragazzi disabili.
“I progetti rivolti agli studenti disabili del nostro territorio sono davvero tanti e di qualità – dice l’assessore alle Politiche sociali Camilla Sanquerin – Il loro punto di forza sta nell’essere indirizzati non solo agli alunni con bisogni specifici ma all’intera loro classe, lavorando quindi in un’ottica di concreta integrazione e autonomia capace di guardare ancora oltre, di affacciarsi ‘fuori’, di mettere i ragazzi in contatto con la realtà lavorativa e sociale nella quale è fondamentale riescano, secondo le proprie possibilità e abilità, ad inserirsi”.