Accordo con Fedcercaccia: il Comune di Campi vuole fare chiarezza

CAMPI BISENZIO – Il Comune di Campi vuole fare chiarezza in merito “alla contestata collaborazione con Federcaccia Firenze”. E per farlo si affida a una nota in cui riepiloga i principali passaggi e le motivazioni che hanno portato all’emissione dell’atto. “Come noto – si legge nel comunicato – le amministrazioni comunali si prendono cura degli […]

CAMPI BISENZIO – Il Comune di Campi vuole fare chiarezza in merito “alla contestata collaborazione con Federcaccia Firenze”. E per farlo si affida a una nota in cui riepiloga i principali passaggi e le motivazioni che hanno portato all’emissione dell’atto. “Come noto – si legge nel comunicato – le amministrazioni comunali si prendono cura degli animali abbandonati sul proprio territorio o comunque derivanti da sequestri o lasciti di varia natura. Il Comune direttamente o molto più frequentemente mediante strutture convenzionate provvede al ricovero e alla cura di questi animali. A Campi, tramite il canile “Amici di Argo” di Arezzo, provvede ad accudire attualmente otto cani”. La maggior parte dei quali sono anziani e con diversi acciacchi di salute e, se si escludono due esemplari più giovani, gli altri sono entrati nel canile di Arezzo tra il 2009 e il 2010. Fra questi, alcuni cani provenivano da un canile con cui c’era una precedente convenzione per cui hanno passato la loro vita quasi interamente in strutture di ricovero. “Da circa due anni – continua il documento – il Comune di Campi ha provveduto ad aggiornare le pagine Internet del proprio sito dedicate all’adozione dei cani e anche in passato ha organizzato campagne di sensibilizzazione per trovare un’adozione a questi animali. Fino al 2016 nessuna associazione o privato si è purtroppo fatto avanti per prendersi cura dei cani in oggetto, che ovviamente sono invecchiati. La collaborazione con Federcaccia Firenze, associazione che conta oltre 8.750 associati nella sola provincia di Firenze, è nata, come succede talvolta, casualmente. Confrontandosi con alcuni dirigenti sulle problematiche relative al randagismo e discutendo dei cani presenti nelle strutture rifugio, è stata individuata una possibile collaborazione per promuovere l’adozione degli animali ai soci dell’associazione. Gli animali ospitati nel canile di Arezzo per età e attitudini non possono certamente essere utilizzati nella attività venatoria, quindi le accuse di fornire “forza lavoro ai cacciatori” non corrispondono a verità. E’ per questo motivo che l’amministrazione comunale proverà e ricercherà tutte le vie per rendere veramente vuote queste gabbie. Se sulla base della collaborazione avviata con Federcaccia Firenze, ci fossero altre associazioni interessate a impegnarsi nell’adozione di questi animali, non dovranno fare altro che rivolgersi agli uffici preposti che provvederanno ad attivare velocemente l’iter per un’ulteriore collaborazione”.