Acli Toscana: “Bene gli aiuti alle famiglie, ma servono maggiori investimenti pubblici”

FIRENZE – Arrivano le prime reazioni al “Rapporto sulla povertà in Toscana”, realizzato a cura dell’Osservatorio Sociale Regionale, e il “Dossier 2018” della Caritas presentati stamani in Regione. A commentarli è Giacomo Martelli (nella foto), presidente delle Acli della Toscana: “La Toscana sta meglio di altre regioni, ma il numero di persone povere è raddoppiato dal […]

FIRENZE – Arrivano le prime reazioni al “Rapporto sulla povertà in Toscana”, realizzato a cura dell’Osservatorio Sociale Regionale, e il “Dossier 2018” della Caritas presentati stamani in Regione. A commentarli è Giacomo Martelli (nella foto), presidente delle Acli della Toscana: “La Toscana sta meglio di altre regioni, ma il numero di persone povere è raddoppiato dal 2008: oggi 62.000 famiglie e 143.000 individui vivono in una condizione di povertà assoluta e circa 59.000 famiglie vivono una condizione di povertà relativa, dato in aumento fra il 2016 e il 2017. E’ vero che ci siamo difesi meglio di altri, ma la crisi economica ha prodotto ferite profonde non ancora emarginate. Per questo le misure di sostegno sono assolutamente necessarie e la Regione fa bene ad ampliarle, in sintonia con i soggetti che operano ogni giorno sul campo, come la Caritas, ma purtroppo non sono sufficienti. Serve più lavoro”. “Ed è per questo  – aggiunge – che le istituzioni pubbliche, a qualsiasi livello, devono sforzarsi per aumentare il livello degli investimenti pubblici, che in questi anni sono rimasti al palo, e attrarre investitori privati rendendo attraente il nostro territorio. La bacchetta magica ovviamente non l’ha nessuno, ma certo ostacolare le opere pubbliche già decise e progettate è la strada peggiore per combattere le vecchie e le nuove povertà”.