Addio Emiliano. Un paese intero si interroga sulla sua morte

SIGNA -Sono state le note di “Mary Lou” di Mannarino e “Tears in heaven” di Eric Clapton ad accompagnare Emiliano Paoli nel suo ultimo “viaggio”. In un clima surreale ma di grande compostezza, al termine del rito funebre vissuto con altrettanta dignità dalla sua famiglia. Emiliano, infatti, che stava tornando a casa dal lavoro a […]

SIGNA -Sono state le note di “Mary Lou” di Mannarino e “Tears in heaven” di Eric Clapton ad accompagnare Emiliano Paoli nel suo ultimo “viaggio”. In un clima surreale ma di grande compostezza, al termine del rito funebre vissuto con altrettanta dignità dalla sua famiglia. Emiliano, infatti, che stava tornando a casa dal lavoro a bordo del suo scooter, è morto nella notte fra martedì e mercoledì a Firenze, all’ncrocio fra via Toselli e via Veracini, in seguito a uno scontro con un altro motorino che non avrebbe rispettato uno stop: a bordo del mezzo due filippini, risultati anche positivi all’alcol test. E in questi giorni San Mauro, dove Emiliano è cresciuto e viveva, si è interrogato a lungo, come ha ricordato anche il parroco don Robert Swiderski durante il rito funebre, sul perchè di queste tragedie. Ma soprattutto la frazione del Comune di Signa si è stretta intorno alla moglie Simona, alla figlia Zoe, ai genitori Adriano e Alida, alla sorella Eleonora in un abbraccio che di simbolico non aveva assolutamente niente. Sono state veramente tantissime le persone che hanno voluto partecipare al dolore della famiglia con un mazzo di fiori, una parola, una preghiera, una stretta di mano oltre naturalmente a tante lacrime, lacrime che tuttavia non hanno mai fatto traspirare quella “rabbia” che in situazioni del genere sarebbe stata più che comprensibile. E insieme ai semplici cittadini, anche il mondo delle istituzioni ha voluto far sentire la propria presenza (Adriano Paoli è assessore, fra le altre cose, alla sicurezza del Comune di Signa): il sindaco Alberto Cristianini, stravolto dal dolore, la giunta, il consiglio comunale, l’ex sindaco Florestano Bitossi, il sindaco di Campi Emiliano Fossi accompagnato dall’assessore Riccardo Nucciotti e dal presidente del consiglio Alessio Colzi, il sindaco di Montelupo Paolo Masetti, l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti, il consigliere regionale Paolo Bambagioni, il comandante della Polizia municipale Alessandro Spinelli, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Signa Claudia Mesina, la Polisportiva Sorms San Mauro e tanta, tantissima gente. Al punto che, oltre alla chiesa, anche il piazzale antistante era gremito di persone. San Mauro ha salutato così Emiliano Paoli prima dell’ultimo suo viaggio, cercando di trovare “conforto” nelle parole di don Robert Swiderski, che si è soffermato a lungo sul “confine” esistente fra bene e male e su quanto appunto sia facile superarlo quando le circostanze della vita possono purtroppo stravolgerla nel giro di pochi secondi. Nella frazione del Comune di Signa però non è stato così: anche gli amici più cari di Emiliano, sui vari social network, hanno voluto ricordarlo e lo stanno facendo tuttora con messaggi ricchi di belle parole ma soprattutto di bellissimi ricordi. La salma di Emiliano era stata esposta nella Compagnia a fianco della chiesa di San Mauro per l’intera giornata di ieri, dove una processione ininterrotta di persone, parenti, amici, conoscenti, tanti sconosciuti, si sono recati a dare l’ultimo saluto al giovane figlio dell’assessore Adriano Paoli.

Pier Francesco Nesti

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