Adescava uomini tramite una App di incontri e li ricattava: arrestato dai Carabinieri per estorsioni e rapine

FIRENZE – La conclusione dell’operazione c’è stata nelle prime ore di due giorni fa, mercoledì 19 ottobre, quando i Carabinieri della Stazione di Firenze Peretola, al termine di un’articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari emessa il 17 ottobre scorso dal Gip del Tribunale di Firenze, su […]

FIRENZE – La conclusione dell’operazione c’è stata nelle prime ore di due giorni fa, mercoledì 19 ottobre, quando i Carabinieri della Stazione di Firenze Peretola, al termine di un’articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari emessa il 17 ottobre scorso dal Gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il provvedimento è scaturito dal grave quadro indiziario emerso grazie al lavoro di indagine svolto dall’inizio di settembre a metà ottobre scorsi, che ha consentito di identificare un ragazzo di 20 anni quale presunto autore di cinque fra estorsioni e rapine perpetrate a Firenze in danno di altrettante vittime, tutte della provincia di Firenze.

All’indagato vengono contestati più episodi: dal 12 al 20 settembre avrebbe preteso in più occasioni denaro da un uomo di 61 anni, adescato tramite una App di incontri. Recatosi nella sua camera da letto, al termine del rapporto lo avrebbe minacciato di divulgare sui social la relazione, dichiarandosi minorenne al fine di intimorirlo e costringerlo a consegnargli, almeno in quattro occasioni, contanti per un totale di 1.280 euro. In una di queste, il 19 settembre, lo avrebbe anche picchiato, cercando d’impossessarsi del suo portafogli, di entrare in casa sua e di farsi consegnare 100 euro, non riuscendoci solo perché l’uomo non possedeva altro denaro. A quel punto lo avrebbe anche costretto a farsi riprendere in video con lo Smartphone, mentre “prometteva” di dargli altro denaro contante non appena riscossa la pensione. Il 3 e il 16 settembre avrebbe preteso denaro contante da altri due uomini, un 39 enne e un 57 enne, durante due distinti appuntamenti in macchina concordati sempre previo adescamento tramite la stessa App. La prima vittima, minacciata “di essere sfigurata” e derubata delle chiavi di casa, risulta essersi data alla fuga temendo per la propria incolumità; la seconda ha invece riferito di essere stata costretta a due prelievi Bancomat per complessivi 170 euro, sotto la minaccia di una spedizione punitiva e sempre sotto la minaccia di divulgazione di foto e dati sensibili.

Il 7 ottobre, infine, avrebbe adescato l’ultima vittima, un 33 enne, per avere una relazione omosessuale. Una volta recatosi nella sua camera da letto, spogliandosi e riprendendo il tutto con lo Smartphone, avrebbe preteso denaro contante sotto minaccia di diffondere sui social il video del rapporto sessuale appena consumato, ottenendo prima 75 euro in contanti e quindi costringendo la vittima a un prelievo Bancomat di 700 euro. Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari, condotte nel corso dell’arresto, i Carabinieri hanno sequestrato quattro Smartphone, tre carte di pagamento e una quantità importante di abbigliamento di lusso, ritenuti possibili prove dei crimini verosimilmente perpetrati dall’indagato. Il ragazzo è stato posto in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.