Adriano Paoli: “Omicidio stradale, ancora una volta persa un’occasione importante”

SIGNA – Se c’è una persona che è rimasta “turbata” dal nuovo stop alla legge sull’omicidio stradale, questa è sicuramente Adriano Paoli, assessore ai lavori pubblici del Comune di Signa ma soprattutto babbo di Emiliano, che lo scorso marzo è rimasto vittima di un incidente stradale mentre tornava a casa a bordo del suo scooter. […]

SIGNA – Se c’è una persona che è rimasta “turbata” dal nuovo stop alla legge sull’omicidio stradale, questa è sicuramente Adriano Paoli, assessore ai lavori pubblici del Comune di Signa ma soprattutto babbo di Emiliano, che lo scorso marzo è rimasto vittima di un incidente stradale mentre tornava a casa a bordo del suo scooter. “Ancora una volta – è questo lo sfogo di Adriano Paoli – alcune parti della politica nazionale hanno perso un appuntamento importante con la propria serietà ma soprattutto con la serietà di una legge importante come questa”. “In seguito all’ultima votazione sull’emendamento della legge sull’omicidio stradale, – continua paoli – pur rispettando il libero diritto di ognuno a esprimere il proprio pensiero (ma questo pensiero non è politico), mi è doveroso affermare anche a titolo di altri familiari delle vittime “in strada” il totale sdegno e vergogna per l’esultanza becera di parte di alcuni parlamentari al momento del risultato  della votazione. Nell’occasione, infatti, erano ospiti dei lavori a Montecitorio i familiari delle vittime che, stupiti e meravigliati, hanno dovuto assistere a una sceneggiata di rivalsa politica contro il governo più che un intervento nel merito della legge. Negli ultimi giorni tanti familiari delle vittime “in strada” hanno espresso in più sedi il loro rammarico, non tanto per l’emendamento ma per quei parlamentari che evidentemente si immedesimano più volentieri con il colpevole che non con la vittima. Per noi familiari sarà più “facile” comprendere questa barbara motivazione rispetto a ipotesi di rivalsa politica…”. “Perchè in strada? – conclude Paoli – Perchè la strada raramente è responsabile mentre, come si può tristemente verificare, sono l’abuso di alcol, stupefacenti ma anche bdel telefono cellulare a causare tante lacrime”.