Aeroporto: 50 criticità per dire “no”

CALENZANO – Cinquanta, neppure sfumature, ma criticità per dire “no” alla compatibilità ambientale del progetto sull’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. E’ questo il parere, espresso dai tecnici del Comune e approvato dalla Giunta Municipale. Parere che è frutto anche del lavoro svolto dal tavolo tecnico intercomunale voluto dai sindaci territorialmente coinvolti dal progetto, riuniti nel Comitato […]

CALENZANO – Cinquanta, neppure sfumature, ma criticità per dire “no” alla compatibilità ambientale del progetto sull’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. E’ questo il parere, espresso dai tecnici del Comune e approvato dalla Giunta Municipale. Parere che è frutto anche del lavoro svolto dal tavolo tecnico intercomunale voluto dai sindaci territorialmente coinvolti dal progetto, riuniti nel Comitato di Garanzia. Il parere è stato pubblicato oggi sul sito del Comune di Calenzano.

I Comuni erano chiamati ad esprimersi, con i propri tecnici, in merito allo studio proposto da Enac e Adf per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze, valutandone gli impatti ambientali sui cittadini coinvolti. Il parere di Calenzano, pubblicato integralmente sul sito del Comune, evidenzia criticità e omissioni in merito alla sicurezza idraulica del territorio, alla qualità dell’aria e all’inquinamento acustico. In particolare, lo studio presenta numerose omissioni, tra cui: il mancato approfondimento, dal punto di vista sanitario, degli effetti cumulativi dovuti alla presenza di altre infrastrutture previste nella Piana oltre all’aeroporto come le autostrade, e il termovalorizzatore. Le altre criticità riscontrate sono: la mancanza di alternative rispetto alla soluzione proposta da ENAC, ovvero la configurazione parallela con pista di 2400 metri; la mancanza di soluzioni progettuali idonee per la messa in sicurezza idraulica del territorio e la mancanza della documentazione di dettaglio sulla gestione delle terre di scavo.

I risultati riportati da ADF evidenziano inoltre criticità sia sull’inquinamento atmosferico, che nel breve termine è destinato ad aumentare in una zona già particolarmente critica per i livelli di PM10 e ossidi di azoto, sia sull’inquinamento acustico che investirà cittadini della Piana ad oggi non interessati dai sorvoli. La parola passa adesso alla Regione e al Ministero dell’Ambiente per i pareri finali.