SESTO FIORENTINO – “Un comunicato staccato dalla realtà”: così Daniele Brunori, capo gruppo della Lega, definisce la nota del segretario di Sinistra Italiana Giuntini sull’aeroporto. “Una realtà che vede Sinistra Italiana elemosinare poltrone a Firenze, dove pur di raccattare qualcosa gli (ex) compagni irriducibili sono disposti ad appoggiare una candidata da sempre ‘pistaiola’ convinta. – afferma Brunori – Del resto, lo stesso Falchi alle elezioni regionali di 4 anni fa appoggiò convintamente Giani, sostenitore di nuove piste fin dagli anni ’80. Per non parlare del Partito Democratico sestese, azionista di maggioranza di questa giunta, che ha sostenuto il vecchio master plan, salvo poi cadere folgorato sulla via di Damasco, e prodigarsi in un’opposizione di facciata, pur di accaparrarsi posizioni di potere. Insomma, una sterile polemica che cerca maldestramente di nascondere le difficoltà di un partito e di una maggioranza che stanno amministrando male e non stanno rispondendo ai veri problemi della nostra città”.
“I cittadini, infatti, – prosegue la Lega – più che queste chiacchiere da circolino credo vorrebbero sapere da Giuntini che ne pensa di altre e più pressanti questioni. Come il progetto della nuova piscina che senza aver posato una pietra costa già ai sestesi 4 milioni in più. O come la Lucciola che sembra la novella dello stento e che, anch’essa, rischia di diventare un pozzo senza fondo che drena denari preziosi dalle casse comunali. O- la Tari che aumenta a due cifre nonostante le promesse di riduzione profuse dai nostri amministratori allorquando fu implementata la raccolta di rifiuti porta a porta che porta solo forti disagi ai cittadini. Senza parlare del consumo di suolo che continua ad aumentare nonostante i proclami ecologisti, i problemi di sicurezza ed un centro sempre più in declino e una città in cui aprono solo supermercati mentre i musei rimangono tristemente chiusi. Insomma, forse è il caso che Sinistra Italiana sestese capisca non può pensare di campare di rendita sul No all’aeroporto vita natural durante. In questo 2024 consigliamo di pensare meno a Salvini e più a Sesto: alla nostra città serve un deciso cambio di passo”.