Aeroporto: comitati, associazioni e liste civiche protestano davanti al Tribunale di Firenze: “Vogliamo chiarezza”

FIRENZE – Manifestazione di protesta, questa mattina, davanti al Tribunale di Firenze, da parte di Associazione VAS, Alterpiana Fi-Po-Pt, Collettivo di Scienze, Comitato Sorvolati Brozzi Quaracchi Peretola, lista civica Sì Parco No aeroporto Campi Bisenzio e Presidio No inceneritore-No aeroporto. Protesta che è partita essenzialmente da due… domande: “Perché – si legge in una nota […]

FIRENZE – Manifestazione di protesta, questa mattina, davanti al Tribunale di Firenze, da parte di Associazione VAS, Alterpiana Fi-Po-Pt, Collettivo di Scienze, Comitato Sorvolati Brozzi Quaracchi Peretola, lista civica Sì Parco No aeroporto Campi Bisenzio e Presidio No inceneritore-No aeroporto. Protesta che è partita essenzialmente da due… domande: “Perché – si legge in una nota – le prescrizioni ambientali di sicurezza indicate dal Decreto Via 676/2003 non sono state attuate? Perché la mancanza di conformità urbanistica non è stata denunciata da chi è preposto al controllo?”.

“Regione Toscana, Enac e gestore – continua il comunicato – affermano che le suddette prescrizioni, finalizzate a ridurre l’inquinamento e l’impatto sociale dello scalo fiorentino, nonché a prevenire possibili rischi di incidenti, non sono state realizzate perché troppo onerose e dunque sono “decadute” di fronte al nuovo Masterplan 2014-2019. Ma la suddetta affermazione non ha alcun fondamento giuridico supportato da conseguenti atti amministrativi. Infatti, non solo il progetto di nuova pista è stato bocciato, prima dal Tar della Toscana e poi dal Consiglio di Stato, per evidenti incompatibilità socio-ambientali e per gli effetti di alterazione irreversibile dell’ecosistema della Piana; ma lo stesso Ministero della transizione ecologica, lo scorso 9 aprile, ha di fatto smentito la Regione Toscana ed Enac, affermando che nessuna legge dispensa Toscana Aeroporti dal rispettare e realizzare le prescrizioni del 2003, considerato che il traffico aereo è cresciuto costantemente fino all’inizio della pandemia. Infatti l’aeroporto di Firenze è passato da 1.521.272 passeggeri del 2000 a 2.874.233 del 2019, segnando in modo inconfutabile un netto sviluppo della propria attività, che si intendeva far crescere ancor di più fino a circa 5 milioni di passeggeri/anno con la nuova pista. Senza contare che sono state realizzate nuove strutture aeroportuali di cui non sono mai state mostrate le autorizzazioni e la conformità urbanistica. Nelle ultime settimane, il Difensore Civico Regionale ha sollecitato più volte Regione Toscana e Comune di Firenze a rendere disponibili gli atti autorizzativi, ma per il momento nessuno ha risposto. Da molto tempo sosteniamo che l’aeroporto di Firenze, cresciuto a dismisura negli ultimi 20 anni, debba essere ridimensionato e reso compatibile con la vita delle popolazioni sorvolate e i limiti posti dal territorio. E noi siamo stati di fronte al tribunale per chiedere a tutte le istituzioni, e in particolare alla Magistratura, di fare chiarezza sul tema centrale delle autorizzazioni e della conformità urbanistica dello scalo di Peretola, senza le quali non è possibile progettare alcuna attività aeroportuale compatibile con la salute pubblica, la tutela del territorio e i diritti dei lavoratori”.