Aeroporto, Galli (Lega) è favorevole allo sviluppo di Firenze e Pisa. E Toccafondi (IV) chiede “meno veti e campanilismi”

FIRENZE – Uno, Giovanni Galli, è consigliere regionale della Lega. L’altro, Gabriele Toccafondi, è parlamentare di Italia Viva. Il primo è pisano ma da una vita vive a Firenze, il secondo è fiorentino. E sullo sviluppo degli scali aeroportuali di Firenze e Pisa sono entrambi d’accordo. Pur facendo parte di due schieramenti politici contrapposti. “Scriverò […]

FIRENZE – Uno, Giovanni Galli, è consigliere regionale della Lega. L’altro, Gabriele Toccafondi, è parlamentare di Italia Viva. Il primo è pisano ma da una vita vive a Firenze, il secondo è fiorentino. E sullo sviluppo degli scali aeroportuali di Firenze e Pisa sono entrambi d’accordo. Pur facendo parte di due schieramenti politici contrapposti. “Scriverò una lettera al segretario del Pd Enrico Letta – dice Galli – e allegherò la proposta di risoluzione che ho presentato in consiglio regionale, e che il Pd ha bocciato, per la creazione di un collegamento metropolitano veloce tra Firenze, Pisa, Lucca e Livorno, comprese le diramazioni aeroportuali. Noi ci siamo, ma il suo partito dov’è? O meglio da che parte sta?”. Il consigliere regionale della Lega interviene così sulla proposta del segretario del Pd in merito alla realizzazione della linea veloce che colleghi le due città, partendo proprio dal suo atto bocciato dalla maggioranza. “La Lega ha una visione ampia – aggiunge – ed è una visione globale della Toscana e non collegata agli interessi delle singole realtà territoriali, tanto che parlavamo di Area Vasta Costiera, proprio perché non ci limitavamo ad un’unica zona ben definita. Leggendo quanto dichiarato da Letta mi domando perché allora, se il segretario del Pd ha una visione di questo tipo, i suoi consiglieri non ce l’abbiano”.

Giovanni Galli è dunque favorevole allo sviluppo delle due realtà aeroportuali: “Pisa ha grandi margini di crescita e questi non sono certo frenati dalle necessità di Firenze, che, a sua volta, ha bisogno di essere messo in sicurezza, di essere ampliato e, di conseguenza, di vedere incrementare anche il suo traffico aereo. Se le due città e, quindi, le relative infrastrutture fossero ben collegate si potrebbe assistere a uno sviluppo parallelo di cui tutta la Toscana andrebbe a beneficiare, proprio per le caratteristiche baricentriche che le due città hanno rispetto alla costa ed all’entroterra”. Il consigliere della Lega, dunque, parla di un partito che ha una visione: “La nostra è chiara ed è favorevole al potenziamento delle infrastrutture, perché sono queste che portano alla crescita dell’intero territorio. Non siamo per mettere l’una contro l’altra, visto che, peraltro, fanno parte della stessa società. Siamo stati i primi a proporre la linea veloce e l’abbiamo inserita nel programma elettorale, noi non cambiamo la nostra posizione ad ogni cambio di segretario, ma teniamo la barra ben dritta sugli obiettivi da raggiungere che non sono a favore della Lega ma dei cittadini toscani: del capoluogo, della costa e dell’entroterra”.

“Per far ripartire Firenze, i comuni limitrofi e la Toscana tutta servono infrastrutture effettivamente realizzabili ed investimenti. Basta campanilismi e veti incrociati o la nostra regione perderà l’occasione di rilanciarsi nel post Covid”: queste invece le considerazioni di Toccafondi. “Come è stato confermato anche recentemente, la società Toscana Aeroporti è pronta a fare importantissimi investimenti sul sistema aeroportuale della nostra regione, sia per lo scalo di Firenze che per quello di Pisa. Per chiudere la vicenda dei due aeroporti serve la volontà dei vari soggetti interessati, non una linea dell’alta velocità che colleghi Pisa con Firenze. Un’opera che farebbe risparmiare 20 minuti, ma per la quale servirebbe un investimento ingente, si parla di almeno 2 o 3 miliardi di euro, senza considerare tutti i passaggi burocratici e i permessi da ottenere, che non sono scontati. Inoltre, la sostenibilità di un’infrastruttura come quella di una linea dell’alta velocità passa anche dai notevoli costi di gestione. In questa fase così delicata, anche per la ripartenza economica, serve riformismo e buonsenso”, ha concluso Toccafondi.