Aeroporto, la questione del rumore resta aperta. Vas: “Supera i limiti di sopportabilità. E i controlli?”

FIRENZE – E’ una lunga “lettera” quella che l’Associazione Vas – Vita, Ambiente e Salute ha inviato al presidente della Regione, Eugenio Giani, in merito ai Piani di contenimento e abbattimento del rumore. Documento che fa seguito al botta e risposta, sullo stesso argomento, dei giorni scorsi fra il consigliere regionale della Lega, Giovanni Galli, […]

FIRENZE – E’ una lunga “lettera” quella che l’Associazione Vas – Vita, Ambiente e Salute ha inviato al presidente della Regione, Eugenio Giani, in merito ai Piani di contenimento e abbattimento del rumore. Documento che fa seguito al botta e risposta, sullo stesso argomento, dei giorni scorsi fra il consigliere regionale della Lega, Giovanni Galli, e l’assessore all’ambiente Monia Monni.

“Dobbiamo prendere atto – dice il presidente di Vas, Gianfranco Ciulli – che il presidente della Regione non sia minimamente interessato alla questione; preme comunque evidenziare come non riteniamo che, non rispondendo nel merito di quanto da noi sollevato, sia possibile eludere le responsabilità a cui noi tentiamo di richiamare la sua attenzione. Fatto salvo quanto già ampiamente detto in precedenza circa il diritto alla salute dei cittadini sorvolati di Brozzi, Peretola, Quaracchi, Le Piagge e il riconoscimento dei danni subiti in questi 20 anni, vogliamo tornare sugli obblighi della tutela della cittadinanza, con le segnalazioni di ulteriori mancati controlli da parte delle strutture regionali, compresa la persistente operatività aeroportuale per il traffico commerciale oltre gli orari previsti, sforamenti continui nonostante gli impegni di controllo comunicati dalle istituzioni a tutti i media regionali”.

L’invito che la Vas rivolge al presidente della Regione, quindi, è quello di “prendere visione del testo della sentenza, estratto dal sito della Corte europea dei diritti dell’uomo contro il rumore che danneggia il diritto alla vita privata. Perché quando il rumore prodotto dal traffico aereo supera limiti di oggettiva sopportabilità, diventa una lesione del rispetto della vita privata. Lo dice una sentenza dell’ottobre 2021 della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, sottolineando che se non c’è un tempestivo e adeguato intervento da parte dell’autorità competente, questa è responsabile verso i cittadini; il presidente Giani potrebbe obiettare che nel caso che in questo caso si parlava di traffico autostradale e non aeroportuale, ma il rumore è rumore”.

L’associazione, poi, porta un altro “esempio”: “In data 20 ottobre 2021 il NURV (Nucleo Unificato Regionale di Valutazione) ha effettuato l’aggiornamento del “Piano degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore sulla viabilità di interesse regionale”. Il procedimento in questione riguardava una procedura per l’abbattimento acustico della viabilità regionale nei territori di Arezzo, Siena e Grosseto, procedimento che richiama espressamente il DM del 29 novembre 2000 relativo ai “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”.

    “Quindi – conclude Ciulli – la Regione Toscana, richiamando il suddetto DM, lo ha recepito, lo sta verificando e attuando come previsto dalla normativa vigente, ma solo per la parte della viabilità, omettendo i controlli che la legge attribuisce alla Regione stessa per la parte aeroportuale. Risulta pertanto evidente la responsabilità della Regione Toscana nella determinazione dell’attuale situazione dell’aeroporto di Firenze, i cui motivi vengono tuttora ignorati”.