Ai genitori ultratrentenni piacciono i servizi per l’infanzia comunali

SESTO FIORENTINO – Il 95% dei bambini che frequentano le strutture per l’infanzia comunali vivono con i genitori sposati o conviventi. Emerge da un sondaggio effettuato da SestoIdee sul gradimento dei servizi all’infanzia comunali. Sono stati consegnati 494 questionari e ne sono stati compilati 394:192 provenienti dai servizi comunali e 202 dai privati accreditati del […]

SESTO FIORENTINO – Il 95% dei bambini che frequentano le strutture per l’infanzia comunali vivono con i genitori sposati o conviventi. Emerge da un sondaggio effettuato da SestoIdee sul gradimento dei servizi all’infanzia comunali. Sono stati consegnati 494 questionari e ne sono stati compilati 394:192 provenienti dai servizi comunali e 202 dai privati accreditati del territorio. Oltre al gradimento delle strutture che hanno ottenuto l’8,77 (8,89 nell’anno educativo 2011/2012), gli aspetti educativi (8,92) la partecipazione delle famiglie (8,84) e l’organizzazione del servizio (8,88), dal questionario emergono le caratteristiche socio demografiche delle famiglie che usufruiscono dei servizi comunali alla prima infanzia.
Da questi dati emerge che si abbassa l’età genitoriale a 37 anni e mezzo rispetto all’età media del precedente anno educativo ovvero 40 anni e mezzo, riconfermando la tendenza ad avere figli ben oltre la soglia dei 30 anni. La struttura del nucleo familiare è di tipo tradizionale nel 67,18% dei casi, la percentuale dei genitori non coniugati è del 32,81%, con nuclei familiari ricostituiti a seguito di rottura di precedenti legami familiari per il 4,73% mentre nel 4,68%, è presente un solo genitore, in genere la madre. La percentuale totale delle madri occupate è pari all’ 82,29%, mentre le madri non occupate sono il 13,54%. Di queste il 50% sono disoccupate,  il 42,3% casalinghe, il 7,69% studentesse e il 4,16% non risponde. I padri occupati sono in totale il 91,14%, il 5,22% è in stato di disoccupazione e il 3,64% non risponde.
“La rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza – ha spiegato la presidente dell’Istituzione Sestoidee Sonia Farese – è un indicatore importante per orientare pedagogicamente le pratiche di accoglienza e la costruzione di relazioni che favoriscano il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie alla vita del Servizio nonché un sistema di ascolto per facilitare il confronto, lo scambio di idee e favorire una discussione che valorizzi il significato del progetto educativo. Non è stato semplice riuscire a mantenere alta l’offerta dei servizi alla prima infanzia, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, ma i dati che emergono dall’indagine ci confortano”. E. A.