“Aiutataci ad aiutare” ha ancora bisogno di aiuto

SESTO FIORENTINO – Sei famiglie sostenute durante il lockdown e 11 volontari coinvolti: sono alcuni numeri del progetto “Aiutaci ad aiutare” gestito da La Racchetta di Sesto Fiorentino e dalla locale sezione del CAI e iniziato proprio lo scorso anno, nel 2020, durante il blocco di tutte le attività non essenziali. Alla base del progetto […]

SESTO FIORENTINO – Sei famiglie sostenute durante il lockdown e 11 volontari coinvolti: sono alcuni numeri del progetto “Aiutaci ad aiutare” gestito da La Racchetta di Sesto Fiorentino e dalla locale sezione del CAI e iniziato proprio lo scorso anno, nel 2020, durante il blocco di tutte le attività non essenziali. Alla base del progetto fornire generi di prima necessità alle famiglie sestesi in difficoltà a causa della pandemia, il progetto è proseguito anche nel 2021con le donazioni di molti cittadini che nel momento di pensare ai fabbisogni del proprio nucleo familiare, hanno donato parte della loro spesa per chi aveva bisogno. Ma oggi, spiegano in una nota i volontari, “con l’allentamento delle prescrizioni Covid, stiamo registrando un calo delle donazioni e per questo invitiamo chi volesse aiutarci ad aiutare, a telefonare al numero 3371091786”.

“Le donazioni raccolte sono state distribuite a 6 famiglie particolarmente in difficoltà. – spiega la coordinatrice Ilaria Pozzi per La Racchetta – Altri nuclei familiari sono stati aiutati brevemente durante il primo lockdown quando le chiusure delle attività erano pressoché totali e alcuni stipendi non sono arrivati. Importante la risposta anche dei soci della sezione”.

I volontari si sono messi a disposizione utilizzando anche mezzi personali per effettuare le consegne e portare parole di conforto a persone anziane o in quarantena. “Molti di questi – spiega una nota della Racchetta – sono soci nuovi che si sono iscritti  proprio per portare aiuto alla propria comunità. Altro elemento che deve far riflettere è il cuore di chi ha donato. Nessuna mania di protagonismo, nessuna voglia di apparire. Anzi, nell’atto di donare è stato chiesto più volte di mantenere l’anonimato come quel signore che con rigorosa puntualità ha telefonato più  volte per fissare la consegna di generi di prima necessità sufficienti a soddisfare i bisogni di una famiglia numerosa per un mese. Importante anche il contributo di Coop Sesto”.