SESTO FIORENTINO – A scuola per imparare le tecniche di rianimazione: è questo l’obiettivo di un progetto regionale indirizzato agli studenti delle scuole superiori toscane. Questa mattina 1 febbraio a presentare il progetto ampliato “Giovanisicuri” il presidente della Regione Eugenio Giani è stato all’Istituto Calamandrei dove nel percorso di apprendimento delle tecniche base per la rianimazione e per l’utilizzo del defibrillatore sono impegnati una settantina di studenti delle quinte classi. Il progetto partito alla fine del 2024 proseguirà fino al giugno 2025. Complessivamente saranno 12mila gli studenti coinvolti nelle iniziative della Regione e 60 gli istituti coinvolti.“Giovanisicuri” infatti, dato l’interesse e il successo riscontrato si allarga e quadruplica i partecipanti.
I partecipanti avranno l’opportunità di imparare le tecniche di rianimazione e l’uso del defibrillatore: a ragazze e ragazzi maggiorenni verranno i offerti gratuitamente corsi Blsd (supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce), realizzati in collaborazione Federazione regionale delle Misericordie, Anpas, Croce Rossa e Cesvot. Queste competenze non solo possono salvare una vita, ma contribuiscono anche a creare una diffusa cultura di consapevolezza e responsabilità, rendendo i nostri giovani più attenti alla propria sicurezza e degli altri. “L’idea di questi corsi, nata all’interno di Giovanisì, il nostro progetto per l’autonomia dei giovani è semplice, ma allo stesso tempo straordinaria – ha spiegato il presidente Giani-perché porta nelle scuole, grazie alla sinergia con il mondo del volontariato, delle competenze che serviranno ai nostri ragazzi e ragazze per la vita. Un bagaglio di elementi che possono risultare infatti decisivi in caso di necessità, ma anche un tipo di apprendimento che forma dei cittadini più attenti alla propria sicurezza e a quella degli altri. Ecco perché fin da subito è nata l’esigenza di ampliare la platea dei giovani coinvolti e i nostri sforzi andranno nella direzione di rendere queste competenze il più possibile “per tutti”. A ispirare il progetto la vicenda di un giovane 15enne dello Zaccagna-Galilei di Carrara, che era riuscito a salvare la vita di un bidella che rischiava il soffocamento grazie all’esecuzione della manovra di Heimlich.







