Al circolo dei Colli Alti una “goccia” di vera solidarietà verso il popolo ucraino

SIGNA – “La prima vittima di ogni guerra è la dignità umana”: questo il pensiero che ha mosso, nei giorni scorsi, un gruppo di amici a ritrovarsi al circolo dei Colli Alti. Per una cena che ha voluto essere una piccola “goccia” di solidarietà verso il popolo ucraino. Il gruppo di “Volontari volenterosi” – così […]

SIGNA – “La prima vittima di ogni guerra è la dignità umana”: questo il pensiero che ha mosso, nei giorni scorsi, un gruppo di amici a ritrovarsi al circolo dei Colli Alti. Per una cena che ha voluto essere una piccola “goccia” di solidarietà verso il popolo ucraino. Il gruppo di “Volontari volenterosi” – così si sono definiti gli organizzatori – “è giunto alla conclusione che solo se si è in pace fra di noi si può fare qualcosa per la pace; l’idea della cena è partita da qui, dal desiderio di coinvolgere ogni pensiero politico, ogni credo religioso e ogni categoria per non perdere l’armonia dei loro cuori in un momento in cui a urlare più forte erano le bocche dei cannoni. A questo progetto si sono unite persone e famiglie, ma anche tutto un mondo di associazioni, ditte e professionisti che hanno offerto il loro contributo perché ci fosse un luogo dove il sorriso prendesse il posto del pregiudizio, dell’arroganza e del sospetto che accompagna da molto, troppo, tempo le relazioni umane”.

“È stato quindi naturale che il risultato di una serata straordinaria, nella quale i “Volontari volenterosi” si sono dati interamente ai loro 142 ospiti al circolo dei Colli Alti, alimentasse un progetto che dall’inizio della guerra aiuta le famiglie e i bambini a sottrarsi ai colpi di cannoni e alle macerie delle loro case, quello che l’Unicef porta avanti per dare ristoro alle vittime in fuga dalle città ucraine martoriate dentro e fuori dal Paese”. La serata, grazie al contributo delle ditte e delle associazioni che hanno donato i loro prodotti, ha permesso di far acquistare all’Unicef di Prato 13 unità di kit di primo soccorso, di compresse purificanti per l’acqua e di coperte calde per i bambini, risorse necessarie nelle postazioni di ristoro e soccorso dentro e al confine dell’Ucraina.

La presidente dell’Unicef di Prato, Laura Badiani, ha raccontato infatti ai “Volontari volenterosi” quello che le Nazioni Unite fanno per tutelare i superstiti delle città bombardate e il ruolo che l’Unicef, con la Croce Rossa Internazionale e l’Unhcr, svolge in un territorio ostile e pericoloso per tutti. Parte di quanto raccolto nella serata è stato anche destinato alle famiglie ucraine ospitate a Signa nel quadro del sistema di accoglienza nazionale ai profughi del conflitto. Ecco, quindi, quello che è successo: un gruppo di “Volontari volenterosi” ha voluto ricordare che la guerra non produce vincitori, ma solo vittime, e che la pace è pace vera solo quando è il risultato di un percorso che elimina il conflitto dalla nostra stessa cultura”.