Al circolo Dino Manetti si cena… al buio. A tavola per solidarietà con l’associazione Quartotempo

CAMPI BISENZIO – E’ in arrivo un doppio appuntamento con la “Cena al buio”, ovvero l’occasione per risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto e dell’udito. E, al tempo stesso, fare un gesto concreto di solidarietà. Sono quelli promossi per il 30 novembre e 1 dicembre, sempre con inizio alle 20, presso il circolo […]

CAMPI BISENZIO – E’ in arrivo un doppio appuntamento con la “Cena al buio”, ovvero l’occasione per risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto e dell’udito. E, al tempo stesso, fare un gesto concreto di solidarietà. Sono quelli promossi per il 30 novembre e 1 dicembre, sempre con inizio alle 20, presso il circolo Arci Dino Manetti e organizzati dall’associazione Quartotempo in collaborazione con la Fondazione Davide Astori e Cure2Children. Il ricavato delle due serate, infatti, andrà a sostegno della squadra di calcio a 5 non vedenti della stessa associazione Quartotempo, realtà che al Dino Manetti ha la propria “casa” e che da sempre ha fatto dell’integrazione la mission della propria attività (offerta minima 30 euro, per partecipare telefonare al numero 353 4225661). E saranno proprio i ragazzi della squadra ad accompagnare i partecipanti al loro posto dove, per un paio d’ore, avranno a che fare con le piccole e gradi difficoltà provocate dall’oscurità, come trovare posate, cibo e bicchieri. “Quante volte – dice Jacopo Lilli, il capitano della squadra – utilizziamo l’espressione “mangiare con gli occhi” a proposito di un piatto che ci appare come particolarmente appetitoso o invitante. Quello che facciamo decisamente meno è fermarci a riflettere su quanto questa espressione idiomatica possa essere veritiera. Noi vi proponiamo di sperimentarlo in prima persona il 30 novembre o il 1 dicembre due serate nelle quali potrete comprendere cosa voglia dire gustare un piatto a luci spente e molto altro ancora. Preparatevi a spegnere i cellulari e ad accendere i vostri sensi per un’esperienza unica”.