Al museo “Galileo Nesti” la festa del ferroviere. Ed è un successo

SIGNA – Giornata ricca di emozioni quella vissuta oggi al museo di oggettistica ferroviaria “Galileo Nesti” di Signa. Una giornata che l’associazione guidata da Salvatore Leoni, dopo il successo dell’edizione 2014, ha organizzato anche quest’anno curando ogni dettaglio nella data, il 3 ottobre appunto, in cui da sempre si celebra la festa del ferroviere. O […]

SIGNA – Giornata ricca di emozioni quella vissuta oggi al museo di oggettistica ferroviaria “Galileo Nesti” di Signa. Una giornata che l’associazione guidata da Salvatore Leoni, dopo il successo dell’edizione 2014, ha organizzato anche quest’anno curando ogni dettaglio nella data, il 3 ottobre appunto, in cui da sempre si celebra la festa del ferroviere. O almeno è quello che succede ogni anno in tutti i Compartimenti ferroviari d’Italia in ricordo di quel lontano 3 ottobre 1839 quando fu inaugurata la prima ferrovia della nostra penisola, la Napoli-Portici. E quella che, per chi lavora o ha lavorato in ferrovia, è senza dubbio una data significativa, ha rappresentato l’occasione per ricordare e festeggiare tutti i ferrovieri che hanno aderito all’associazione fin dalla sua nascita e che purtroppo sono scomparsi: il primo presidente Galileo Nesti, morto prematuramente nel 2010 e al quale è intitolato il museo, il “cappellaio magico” Mario Puccioni, morto pochi mesi fa, Michele Dragone, Giovanni Conti e Piero Leporatti. Ferrovieri che sono stati chiamati personalmente dallo stesso Leoni per consegnare ai loro familiari un riconoscimento insieme a Piero Reggioli. Insomma, tante emozioni, tanti ricordi, tanta voglia di stare ancora insieme, proprio come succedeva quando c’era una divisa ad accomunare tutti i presenti ma anche un “mondo”, come molti hanno voluto ribadire, che oggi non c’è più. Emozioni che sono iniziate con la deposizione di una corona d’alloro nel cosiddetto “Parco delle rimembranze”, di fronte alla stazione, e la benedizione della targa che ricorda i ferrovieri caduti sul lavoro da parte del Pievano don Alessandro Tucci; proseguite con il suono del “Silenzio fuori ordinanza” della Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa, la consegna dei distintivi di benemerenza ai ferrovieri in pensione e agli iscritti all’associazione e l’inaugurazione, all’interno dell’Hotel Europa, dell’esposizione di berretti militari realizzati da Mario Puccioni che riproducono una serie di cappelli usati dall’esercito italiano nel periodo che va dal 1849 al 1945. Emozioni e commozione ma anche tanti sorrisi, proprio come è nello spirito dei ferrovieri “di una volta” che ovviamente si sono già dati appuntamento all’anno prossimo. O magari anche prima, grazie al museo che resta sempre un luogo di aggregazione non di poco conto.