Al Rinascita la cena di “fine emergenza” per 500 volontari di Anpas Toscana

CAMPI BISENZIO – Sono stati 500 i volontari di protezione civile Anpas che venerdì sera erano al circolo Rinascita. Sono arrivati da tutta la Toscana e da altre regioni d’Italia, guidati dal presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini. Insieme a lui anche il responsabile di protezione civile, Roberto Poggiani, e l’assessore regionale alla Protezione civile […]

CAMPI BISENZIO – Sono stati 500 i volontari di protezione civile Anpas che venerdì sera erano al circolo Rinascita. Sono arrivati da tutta la Toscana e da altre regioni d’Italia, guidati dal presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini. Insieme a lui anche il responsabile di protezione civile, Roberto Poggiani, e l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni. Anpas Toscana, infatti, nei giorni dell’alluvione ha messo a disposizione la cucina mobile, idrovore, torri faro e mezzi per ripulire il Comune dal fango. E quella di venerdì è stata una bera e propria “cena di fine emergenza”, una tradizione che l’associazione tramanda da sempre, un momento di condivisione delle emozioni dei volontari che hanno prestato qui il loro servizio. “A Campi – ha detto il presidente Bettini – non possiamo non pensare alla Pubblica Assistenza che ha subito l’alluvione come tutti i campigiani. Ma da subito i volontari sono usciti per aiutare nonostante le grandi difficoltà e la sede invasa dal fango. Questa cena non è stata solo un modo per stare insieme, è stata anche un ringraziamento doveroso ai nostri volontari che ogni giorno sono operatori di pace in un mondo che sta virando sempre di più verso l’egoismo, verso l’apatia per la tolleranza, l’inclusività il rispetto dei diritti basilari dell’uomo. In una fase difficile per la sanità nazionale, tra crisi e tagli sempre più profondi, i volontari affermano i valori che devono caratterizzare la nostra comunità. Rappresento un gruppo di donne e uomini fantastici, che conoscono il significato della solidarietà e sanno bene che quando si soffre, avere una persona vicino che ti tende la mano, spesso è tutto”.