Al Teatro Aurora si alza il sipario su “Gallina vecchia” per una raccolta fondi a favore della Fondazione Ames

FIRENZE – Al Media Center Sassoli a Palazzo del Pegaso è stato presentato lo spettacolo “Gallina vecchia” con gli interventi del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, del consigliere regionale Fausto Merlotti, del presidente della Fondazione Ames Gianni Taccetti e del regista dello spettacolo Alessandro Calonaci. Per promuovere lo spettacolo teatrale della compagnia Mald’estro a sostegno del progetto della Fondazione […]

FIRENZE – Al Media Center Sassoli a Palazzo del Pegaso è stato presentato lo spettacolo “Gallina vecchia” con gli interventi del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, del consigliere regionale Fausto Merlotti, del presidente della Fondazione Ames Gianni Taccetti e del regista dello spettacolo Alessandro Calonaci. Per promuovere lo spettacolo teatrale della compagnia Mald’estro a sostegno del progetto della Fondazione Ames-San Giovanni di Dio per un incremento delle risorse per il CAV (Centro Accessi Vascolari), organizzato con le varie sezioni dei soci Coop, l’Auser e lo Spi-Cgil. Spettacolo che è in programma venerdì febbraio al Teatro Aurora a Scandicci già sold out. Dopo “La locandiera” di Goldoni e “Stenterello”, da Del Buono, si conclude, con Augusto Novelli e la sua “Gallina vecchia”, l’ideale trilogia sulla lingua drammaturgica toscana. Insieme ad “Acqua cheta”, infatti, è il testo più famoso dell’autore fiorentino e fotografa una Firenze in pieno cambiamento sociale. La storia tratta di Nunziata che, trovatasi in quell’età che precede la vecchiaia, entra in una crisi profonda che la porta a non accettare i mutamenti. Per restare ancorata a una giovinezza che è ormai sfiorita, cercherà di attirare le attenzioni di un giovane con tutte le armi in suo possesso. Le passioni, le lotte tutte compresse nei personaggi della commedia e racchiuse in un appartamento di un palazzo di San Lorenzo rifletteranno i cambiamenti che stavano avvenendo in quei primi anni venti in Italia che stava per affidarsi ad un futuro che porterà a vivere la più grossa tragedia del secolo scorso.

I fondi raccolti con la vendita dei biglietti sono destinati alla Fondazione Ames che contribuisce al miglioramento della qualità delle cure offerte dall’Ospedale San Giovanni di Dio, dei presidi sanitari, della Usl Toscana Centro; promuovere lo studio delle materie sanitarie ed umane favorendo l’incontro e la collaborazione di studiosi di differenti discipline in campo nazionale ed internazionale; realizza manifestazioni culturali e scientifiche per migliorare il livello culturale e favorire l’aggiornamento professionale. “Il teatro di Scandicci è un punto di riferimento per le iniziative a carattere sociale e anche in questa occasione si registra il tutto esaurito, – ha detto Antonio Mazzeo – E’ evidente, anche in quest’occasione, la capacità di tenere insieme cultura e solidarietà. Il nostro sostegno non può mancare a progetti che cercano di valorizzare gli aspetti sociali e di solidarietà, perché bene rappresentano una Toscana che non si volta dall’altra parte e che mette a disposizione la cultura per iniziative benefiche e di alto valore sociale.” “Oggi presentiamo in modo adeguato un’iniziativa di grande importanza – ha aggiunto Fausto Merlotti – che riesce a mettere insieme per uno scopo positivo le varie associazioni del territorio che cercano di trovare risorse sufficienti per acquistare nuove attrezzature mediche per l’ospedale San Giovanni di Dio. Le persone partecipano sapendo di avere una serata di svago, ma con la consapevolezza di raccogliere risorse da destinare ad una finalità importante”.

“Tutti gli anni, da quando ho assunto la direzione del teatro, realizziamo uno spettacolo una cui parte del ricavato va in beneficenza – ha spiegato il registra teatrale Alessandro Calonaci – e dobbiamo ringraziare i cittadini del nostro territorio che rispondono in maniera entusiastica al nostro invito. Sono già tre anni che registriamo il tutto esaurito e questo ci impegna a continuare a coniugare una finalità sociale nei nostri spettacoli.” “La nostra associazione promuove la formazione dei medici, la conoscenza culturale e la filantropia – ha detto il presidente dell’associazione Ames e medico Gianni Taccetti – che quest’anno si finalizza nell’acquisto di un ecografo necessario per promuovere visite ambulatori per gli accessi venosi vascolari, che ci consentirà di gestire i pazienti complessi che si rivolgono alla nostra struttura. Pertanto diventa fondamentale dare vita ad iniziative di questo genere per rispondere sempre di più alle richieste sanitarie e di assistenza che ci arrivano dal territorio”. “Abbiamo formato un’associazione “L’unione fa cultura” – ha concluso Fabrizio Panchetti, segretario Spi Cgil di Scandicci – che cerca di realizzare delle manifestazioni culturali nel territorio finalizzate ad una raccolta di fondi per fini sociali e sanitari”.