LASTRA A SIGNA -Il Gruppo della Creta è un team di artisti che dal 2015 realizza spettacoli e progetti incentrati sulla nuova drammaturgia, per la rappresentazione di problematiche della realtà contemporanea attraverso la sperimentazione di forme e contenuti nuovi. E al Teatro delle Arti a Lastra a Signa la compagnia propone due pièce di successo: “Ucronia. O va tutto bene” e “Soldato”, scritti da Anton Giulio Calenda e firmati dalla regia di Alessandro Di Murro. La serata di venerdì 10 marzo, divisa quindi in due parti, racconta di “futuri troppo presenti”. Oltre alla “guerra”, che in entrambi è tematica centrale, i due lavori interpretano il dramma della solitudine attraverso un’originale forma scenica e ci trasportano in una realtà dove aridità ed empatia si alternano costantemente, dettando modalità di rapporto peculiari tra i vari personaggi (inizio dello spettacolo alle 21).
“Non dobbiamo farci ingannare dalle recenti cronache di politica estera. Quella tra Cina e Stati Uniti – si legge in una nota – rimane la sfida di maggiore rilievo di questo secolo. “Ucronia” si diverte a descrivere un mondo all’indomani della terza guerra mondiale, vinta, naturalmente, dagli Stati Uniti d’America. A raccontarcelo sarà una giovane donna dal suo Google Nido. Verremo gradualmente a conoscenza delle peculiarità di questo nuovo sistema globale dove tutto è “americano al massimo”, l’Italia meridionale appartiene alla Turchia, la Russia ad Amazon, i poli sono stati sciolti, si parla inglese e l’inflazione è stata sconfitta. A sorvegliare sulla protagonista sarà il Google Amico, una figura onnipresente che accompagnerà con ironia e sadismo la descrizione geopolitica resa dalla sua padrona.
Nella seconda pièce, invece, “Soldato”, ci troviamo nel IV o V secolo avanti Cristo, la tradizione è ancora orale, protagonisti sono due commilitoni ai quali il destino sembra non riservare altro che la pena peggiore possibile tra quelle offerte a chi si ritrova costretto a vivere come minuscola rotella del vasto ingranaggio chiamato “Arte della guerra”: marciare all’infinito senza sapere nulla sul conto del nemico (se non che presto proprio da lui si verrà attaccati), né sul proprio. È da questa, totale mancanza di informazioni che nasce il fitto dialogo tra il sergente e il soldato semplice. Il primo avvezzo alle durezze della guerra, il secondo ancora alla ricerca di un senso ultimo che possa giustificare l’asprezza del paesaggio che li circonda. Dal 2019 il Gruppo si è assunto la responsabilità di riqualificare il Teatro Basilica (già Teatro Sala Uno) di Roma. Un gesto coraggioso in risposta alla difficile situazione in cui versa la scena teatrale romana contemporanea. È proprio a partire da questo spazio infatti che la compagnia proseguirà la propria ricerca artistica. Info e prenotazioni: biglietteria@tparte.it – 055 8720058 WhatsApp 371 1152940.